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Lifestyle
phubbing

Situazione tipo: siete a casa sul divano col vostro partner, state chiacchierando e improvvisamente vi accorgete che lui o lei si sta distraendo sullo smartphone. E non per motivi validi eh, ma tipo per guardare video virali e altre cazzate. O magari siete fuori a pranzo con i vostri amici, gli state raccontando le ultime novità e loro fingono di ascoltarvi, ma nel mentre stanno sfogliando la home di Instagram. Quanto cazzo è fastidiosa 'sta roba? Ma ocio però: non è che siete voi i cafonazzi che invece di godervi il presente e la conversazione vi rincoglionite davanti allo smartphone? In ogni caso questo pessimo comportamento ha un nome, sapevatelo: phubbing, che deriva dall'inglese phone, telefono, e snubbing, snobbare. Come avrete intuito, questa parola indica l'abitudine di ignorare le persone che ci circondano per concentrarci sul cellulare. Cafonata.

Se state ammettendo a voi stessi che sì, praticate più o meno consapevolmente il phubbing, attenzione perché alcuni studi hanno dimostrato che rischiate di essere più inclini a problemi di salute mentale. Nel 2021 una ricerca condotta dal dottor Juhyung Sun presso l'Università dell'Oklahoma, ha scoperto che alle persone depresse o infelici capita spesso di ignorare i propri friends per smanettare con il cellulare. "Mi sono reso conto che tante persone usano i loro telefoni mentre sono seduti con i loro amici al bar, a qualsiasi ora e indipendentemente dal tipo di relazione", ha detto il doc. Che mestizia. "Le persone sono molto sensibili alle notifiche. Ad ogni ronzio o suono, tendiamo a guardare consapevolmente o inconsapevolmente i nostri telefoni". I ricercatori hanno reclutato 472 studenti universitari con un'età media di 19 anni, ai quali è stato chiesto di indicare la durata e i modelli di utilizzo dell'uso quotidiano dello smartphone (che vanno da meno di 10 minuti a più di cinque ore) e per cosa hanno usato di più il telefono (come messaggi di testo, chiamate, giochi o foto).

Contemporaneamente, hanno valutato i livelli di depressione e malessere dei vari partecipanti. Alla fine è venuto fuori che i volontari con i livelli più alti di depressione, ansia sociale e nevrosi tendevano a praticare più spesso il phubbing con gli amici. Prevedibilmente, chi segnalava maggiori livelli di phubbing indicava al contempo inferiori tacche di soddisfazione legata ai rapporti con i suoi compagni di uscite. Ma va? Quanto dev'essere piacevole chiacchierare con uno che guarda il cellulare tutto il tempo? Di contro, le persone con un alto livello di gradevolezza (qualità descritta come un mix di cooperazione, educazione, gentilezza e amicizia) riportavano bassi livelli di phubbing. "Nelle conversazioni faccia a faccia, le persone con alti livelli di gradevolezza considerano il phubbing maleducato e scortese", ha detto Sun.

Ma ocio perché un altro studio ha rilevato che chi si distrae spesso con lo smartphone rischia di mettere in pericolo anche la propria relazione sentimentale. La ricerca, del 2017, ha scoperto che controlliamo il nostro cell tipo 150 volte al giorno (WTF!). Secondo lo studio, metà delle relazioni è influenzata negativamente da questa mania, perché si riduce la quantità di tempo di qualità trascorso insieme e fa apparire il colpevole totalmente disinteressato all'altro. "La presenza e l'uso dei telefoni cellulari è in costante aumento, e così si sfumano i confini che separano il nostro lavoro e altri interessi dalle nostre relazioni sentimentali", hanno affermato il dott. James Roberts e la dott.ssa Meredith David della Baylor University in Texas. "Di conseguenza, il verificarsi del phubbing è quasi inevitabile". I doc hanno intervistato 450 persone: il 46% ha riferito di essere stato phubbato dal proprio partner e il 22% ha ammesso di aver litigato per questo.

Insomma raga... voi vi sentite più phubbati o più phubbatori?

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