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Parlate spesso da soli a voce alta? Ottimo, fa benissimo!

"Parlare con se stessi non è una roba da 'pazzi', è un normale comportamento umano: ci permette di riordinare i nostri pensieri in modo più consapevole"

Imbruttiti, vi capita spesso di parlare da soli? Tipo allo specchio la mattina, o mentre state guidando? Magari per ripassare un discorso importante, per replicare una dichiarazione che non vi era uscita benissimo, per sfogare un po’ di frustazione. Ok, ci sta se non volete dirlo in giro per paura che la gente vi giudichi, ma andate sereni… parlare da soli non solo è normalissimo, ma gli esperti dicono faccia anche molto bene! Negli anni sono stati diversi gli studi e gli approfondimenti sul tema. “Parlare con se stessi non è affatto una roba da pazzi, è un normale comportamento umano“, ha confermato la psicologa clinica Carla Marie Manly, come riportato da Hella health. “Siamo abituati a parlare spesso tra noi e noi, eppure a volte sentiamo che questo stesso dialogo interiore – quando espresso oralmente – è un segno di squilibro. Falso: parlare ad alta voce a se stessi permette invece di riordinare i pensieri in modo più consapevole“. Top.

Ok, magari imbarazza un po’ farci vedere in giro immersi in una conversazione con noi stessi, ma stica. Potete sempre far credere di avere gli AirPods nelle orecchie e di essere impegnati in una telefonata. Come dicevamo nella intro: parlare da soli fa bene. Secondo la Manly, quando esprimiamo i nostri pensieri e sentimenti ad alta voce, diventiamo più consapevoli di ciò che sta accadendo nella nostra mente. Uno studio del 2011 pubblicato sul Quarterly Journal of Experimental Psychology, ha esaminato i vantaggi del soliloquio assegnando a 20 partecipanti il compito di individuare determinati oggetti in un supermercato. Durante il test, ai volontari è stato chiesto di cercare gli articoli per la spesa senza parlare. Nella seconda prova, invece, i partecipanti sono stati lasciati liberi di ripetere ad alta voce i nomi degli oggetti mentre li cercavano. Risultato? Nel secondo round le cavie riuscivano a trovare il prodotto più velocemente. Questo perché parlare a se stessi ad alta voce accende la memoria e crea un’associazione più forte tra linguaggio e obiettivi visivi. Chiaro no?

Ma anche parlarsi per incoraggiarsi è una buona cosa. “Dai cazzo”, “Oh grandissimo stai spaccando”, e robe così. Una ricerca pubblicata su Procedia — Social and Behavioral Sciences, infatti, ha studiato l’impatto del dialogo interiore motivazionale sui giocatori di basket durante l’allenamento. Ecco: gli scienziati hanno scoperto che quando i giocatori si gasavano ad alta voce con parole incoraggianti, finivano per passare la palla più velocemente. Se poi vi rivolgete a voi stessi come se steste parlando a un altro (es: “Continua così”) meglio ancora. I doc infatti hanno scoperto che l’uso della seconda o terza persona all’interno di un dialogo interiore positivo è più efficace, perché si crea maggiore separazione nello scenario. “Pensiamo che riferirsi a se stessi in terza persona porti le persone a pensare in modo più simile a come pensano agli altri”, ha dichiarato Jason Moser, professore di psicologia al Michigan State University. “Ciò aiuta chi conversa con se stesso a guadagnare un po’ di distanza psicologica dalle proprie esperienze, cosa utile per regolare le emozioni”.

Chiaro, dipende pure da come si svolge il nostro soliloquio. “Se ci rivolgiamo a noi stessi in modo negativo molto probabilmente andremo verso un risultato negativo”, ha spiegato a NBC News la dottoressa Julia Harper, terapista occupazionale e life coach. “Tuttavia, quando il dialogo interiore è neutrale, come quando ci chiediamo ‘Cosa devo fare?’, o positivo, come ‘Posso farcela’, allora il risultato è molto più efficace”. Oh raga, non è che vogliamo convincervi, ma sappiate che anche geni tipo Albert Einstein (come riportato su einstein.org) pare adorasse parlare tra sé e sé. Quindi… zero menate!

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