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L'anno scorso il comune più ricco d'Italia era Basiglio, nell'hinterland a sud di Milano. Quest'anno, invece, a conquistare il riconoscimento di richest comune in Italia, sulla base dei dati del Ministero dell’Economia e delle Finanze riferiti alle dichiarazioni dei redditi Irpef del 2021, è Lajatico, in provincia di Pisa. Qui i 985 contribuenti residenti nel 2021 hanno dichiarato un reddito medio che arriva a 54.708 euro. Claro, si tratta di un dato medio, quindi i redditi dei residenti particolarmente abbienti pesano di brutto. Per dire, a Lajatico ci vive Andrea Bocelli, che quindi da solo alza notevolmente la media. Facile così.

"Solo" secondo posto, quindi, per Basiglio: 49.325 euro pro capite per il comune la cui origine, certamente romana, è da collocare probabilmente nel III secolo d.C.. A spingere Basiglio tra i paperoni del Belpaese, però, è sicuro Milano 3, complesso residenziale nato nel 1981 ad opera della Edilnord s.a.s., società appartenente al gruppo Fininvest di Silvio Berlusconi. Si tratta del fratellino di dieci anni più giovane di Milano 2, di cui ha copiato, perfezionato e ampliato l'impianto urbanistico. Come specificato sul sito ufficiale, Milano 3 nacque "sull’onda di un’esigenza che si era manifestata in tutta Europa in quegli anni: sfuggire alla congestione insalubre e soffocante dei centri urbani sovraffollati senza tuttavia allontanarsi troppo dai centri nevralgici delle attività produttive". Ad oggi Milano 3 conta circa 7mila abitanti (Basiglio in tutto 7800) e si estende in 14 chilometri quadrati (quasi cinque volte l'estensione di Milano 2). Un botto di gente va a Milano 3 per sposarsi e per spararsi foto a manetta: essendo immerso totalmente nel verde, con laghetto artificiale, ponte di legno, fontanelle e ancora verde, offre in effetti scorci molto fotogenici. Place to be di una certa riccanza, che dal 2019 guardava gli altri comuni dall'alto del suo conto in banca. Molto apprezzato dalle family con nani e da pensionati, a Milano 3 mancano più che altro spazi per il divertimento giovanile, come discoteche o cinema.

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Nella zona a sud di Milano 3 è stata poi costruita, tra il 1988 ed il 1993, un'area direzionale, chiamata Milano 3 City, in cui hanno sede alcune grandi aziende e multinazionali quali Banca Mediolanum, AstraZeneca (vi dice qualcosa?) e Diebold Nixdorf in cui lavorano circa 4mila persone. Basiglio funge un po' da "centro storico": con una superficie di 8,49 km quadrati, è circondato da terre coltivate che superano in superficie quelle abitate. Siccità permettendo, si produce più che altro riso, more than 8 tonnellate ad ettaro ogni anno. 

A livello di grana sta benone, comunque, anche Portofino (Genova) con 45.617 euro e terzo posto in classifica. Seguono Bogogno (Novara), 42.366 K e Varenna (Lecco), 42.254 euro. Il comune più povero d’Italia, invece, è Cavargna, piccolo borgo in provincia di Como: 94 abitanti che hanno dichiarato solo 6.314 euro. Per quanto riguarda i comuni capoluogo, il primo è (ça va sans dire) Milano, al 12/o posto assoluto, con 37.189 euro; seguono Monza 33/o (32.237 euro), Bergamo 39/o (31.883 euro) e Pavia 57/o (30.606 euro). Tutte in zona. Come sottolinea l’Ufficio studi della Cgia di Mestre, che ha analizzato i dati, in Italia ci sono un bel po' di differenze: basti pensare che tra i 50 comuni più "poveri" del Paese, solo 11 sono al Nord. "I contribuenti più abbienti abitano nelle medie/grandi città o nei comuni dell’hinterland delle grandi realtà metropolitane" ha dichiarato la Cgia.

The same old story.


Foto di copertina: comprensoriomilanotre.it

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