Camminatori, preparate zaino e scarponcini: ha ufficialmente aperto il Sentiero dei Celti e dei Liguri, che da Milano arriva a Sestri Levante. Dopo i necessari 10 giorni e 220 chilometri di collaudo, adesso chiunque potrà avventurarsi lungo il sentiero che dalla City conduce al mare. Figo, soprattutto perché si tratta del primo cammino che da Milano porta al mare, attraverso tre regioni del Nord Italia: Lombardia, Emilia-Romagna e Liguria. "Nel mezzo tutta la bellezza della natura: dalla pianura, alla collina, fino alle montagne dell’Appennino e al mar Ligure", come si legge sul sito ufficiale.
Il sentiero è frutto di una pensata di Emanuele Mazzadi, guida e architetto che da anni accompagna persone sui sentieri che dall'Appennino portano al mare. "Ecco quindi l'idea di riscoprire un antico itinerario, di alto valore culturale e ambientale che partisse da una metropoli come Milano". Bella, ci sta. Anche perché non è necessario essere camminatori level: pro per procedere; il sentiero è adatto a tutte le età e a tutti i livelli di esperienza, visto che si possono tranquillamente sostituire tratti più impegnativi con varianti più easy. Top.
Come si legge sul sito, il Sentiero dei Celti e dei Liguri comincia ufficialmente dal Duomo di Milano, passando poi per la Darsena, seguendo il Naviglio Pavese. "La via d’acqua, affiancata dalla pista ciclabile, conduce alla Certosa e quindi al centro storico di Pavia", che ha sempre un suo perché. Usciti da Pavia, il Sentiero costeggia il Ticino attraversandone il Parco, fino a raggiungere la confluenza con il Po. Volendo, tuffetto nell'acqua fredda e via ripartire belli rinvigoriti. "Attraverseremo il Grande Fiume per raggiungere l’Oltrepo Pavese, con il suo tipico paesaggio rurale di pianura: argini, chiaviche, cascinale e pioppeti". Next stop: Val Tidone. Questa tappa collega Colombarone e Nibbiano, attraversando il cuore dell’Oltrepo. Poi si va verso il territorio piacentino e si risale verso il crinale spartiacque tra Val Trebbia e Oltrepo Pavese. "Qui affrontiamo le prime vere salite, che fanno presagire i monti dell’Appennino. In lontananza inizia a comparire l’inconfondibile sagoma del Monte Penna. Attraverseremo il borgo storico di Caminata, crocevia di cammini, i crinali di Pietra Corva e Sassi Neri, per poi scendere fino ad uno dei borghi più belli d’Italia: Bobbio". Fotine d'obbligo.
La tappa 5 collega Bobbio e Mareto, mentre la sesta - che è anche la più lunga - termina al pittoresco borgo di Santo Stefano d’Aveto, primo pernottamento in Liguria. La tappa 7 è invece la più breve del Sentiero e collega Santo Stefano d’Aveto con il rifugio Casermette del Penna. "Ecco il cuore del cammino, la mitica vetta del Monte Penna. Il suo nome sembra derivare dal dio Pen, adorato dagli antichi Celti Liguri e al quale si dovrebbe anche la denominazione dell’intera catena montuosa degli Appennini. Anche per i viandanti di oggi, il Monte Penna è un luogo di profonda spiritualità e bellezza. A livello naturalistico, è il fulcro di un’area di grandissima importanza: dal Parco regionale dell’Aveto, alle sorgenti dei fiumi gemelli Taro e Ceno". Qui si inizia l'ultima impegnativa salita, poi il resto è tutta discesa facile facile (si fa per dire) direzione mare. "Il Sentiero dei Celti e dei Liguri evita le zone più trafficate e le strade asfaltate, per arrivare direttamente sul lungomare di Sestri Levante".
Oh, volendo, il Sentiero si può valutare come alternativa alla macchina. Considerando gli infiniti lavori presenti in autostrada, a piedi fattibile che ci si impieghi meno.
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