In principio fu NoLo. Nel 2012 il quartiere che si sviluppa a Nord di piazzale Loreto, nella zona nord-est di Milano, è stato rinominato - anzi, ribrandizzato - con un acronimo che effettivamente lo rende più figo. NoLo, appunto. Un cambiamento nella forma, ma certamente anche nella sostanza. Negli ultimi anni, infatti, la zona è stata riqualificata con diverse iniziative che ne hanno aumentato l'appeal e generato un boom demografico che ha fatto esplodere la richiesta di aree residenziali. Questo per rispondere alla domanda che sicuro vi state facendo: a cosa minchia servono gli acronimi? Eh, pare servano. Confutando così la tesi del buon Shakespeare, il quale sentenziava: "Cosa c'è in un nome? Ciò che chiamiamo rosa anche con un altro nome conserva sempre il suo profumo". Ebbene no, caro William: cambiare nome, talvolta, serve per rivalutare, aumentare prestigio e interesse. Mica ce la siamo inventati noi 'sta cosa eh? Vi dice niente SoHo? Uno dei quartieri più fighi di New York, anche lui acronimizzato a partire da South of Houston Street. Chiaro il gioco, no?
Bè, NoLo ha dato il via a molti altri acronimi, e altri ancora si stanno partorendo. Tra l'impegno di tanti (comune, associazioni, cittadini) e le critiche di alcuni. Affinché siate sul pezzo, e possiate snocciolare tutte le info sui nuovi/vecchi quartieri di Milano durante i business lunch, abbiamo messo a punto un bigino con tutto quello che c'è da sapere sugli acronimi che stanno cambiando (forse) la City. Cominciando proprio da NoLo.
NoLo - Nord di Loreto
Dove: a nord di Loreto, al confine con Stazione Centrale, Viale Monza e naviglio Martesana.
Fino agli inizi del Duemila questa zona non brillava certo per bellezza e vivacità, anzi era caratterizzata da uno stato di generale degrado. Poi, nel 2012, la genialata: gli architetti Francesco Cavalli, Luisa Milani e Walter Molteni, mentre scherzavano sulla possibilità di creare un marchio di quartiere, sulla falsariga di SoHo o Tribeca, si sono inventati NoLo. Grazie alle tante iniziative di associazioni e cittadini, il nuovo quartiere ha iniziato a prendere vita, tanto da entrare a fare parte ufficialmente del Comune nel 2019. Da qui, l'upgrade definitivo, che ha portato NoLo a diventare il place to be di chi cerca casa. Fondamentale anche il progetto di riqualificazione comunale Piazze Aperte, che ha trasformato piazza Spoleto (anzi, piazzetta Arcobaleno) in un luogo di socialità e di incontro per gli abitanti del quartiere. Oggi è un'area pedonale con tavolini da ping pong e panchine, all'interno di una pavimentazione geometrica gialla e blu che fa molto design. Top per i nani, ma non solo. Insomma, ormai NoLo è talmente realtà che i suoi abitanti e assidui frequentatori possono tranquillamente appuntarsi lo status di NoLer. Cosa vedere qui? Sicuro la street art e i murales, che corrono su muri e pareti lungo i binari della ferrovia da via Pontano e via Mosso a Via Zuretti e Via Lesa. Tra i place to be dello svago, Parco Trotter.
Na.Pa - Naviglio Pavese
Dove: lungo il tratto di Naviglio Pavese che si snoda dalla circonvallazione fino al parco sud.
2021. Beppe Sala annuncia la nascita di Na.Pa, "nome dell’associazione che cittadini e commercianti hanno scelto per identificare il loro quartiere. I Navigli e le chiuse di Leonardo, le eccellenze enogastronomiche, la cultura sono i punti di forza di Na.Pa Milano. Senza dimenticare che il Naviglio Pavese è la porta verso i parchi del Sud Milano che sono meravigliosi e meritano di essere conosciuti". Un progetto, dunque, nato per incentivare lo sviluppo del quartiere che si snoda lungo il Naviglio Pavese. Grazie all'operato di attività produttive, cittadini, organizzazioni e associazioni culturali, Na.Pa si propone come tappa green ed enogastronomica che offre esperienze di buon vivere. Tra i locali icona della zona ci sono sicuramente lo stellato Sadler, il DistrEAT e il caratteristico Motelombroso.
NoCe - Nord di Cenisio
Dove: tra Monumentale, Bullona, Ghisolfa e Simonetta
L’idea, nel 2022, è venuta alla giornalista Alessandra Dal Monte, fresca di trasloco nella zona, "per semplificare il nome di un quartiere con ben 5 anime". Tempo zero ha trovato riscontro in un gruppo di residenti desiderosi di valorizzare questa zona storica e allo stesso tempo in grande fermento. Cosa vedere da queste parti? Sicuramente la chiesetta del XVI secolo con campanile, incastonata tra i palazzi in via Melchiorre Delfico 26: si chiama Santo Spirito alla Ghisolfa, o Santo Spirito alla Colombara, stessa roba. Se le chiese vi ispirano, occhio anche a Santa Maria di Lourdes, che nel cortile ha una grotta che riproduce quella di Lourdes. Infine merita una tappa Villa Simonetta, villa rinascimentale in via Stilicone 36, oggi sede della Civica Scuola di Musica Claudio Abbado. Il nucleo centrale della villa - pensate - è stato edificato fra la fine del XV secolo e l'inizio del XVI per volere di Gualtiero Bascapè, cancelliere di Ludovico il Moro. Citiamo altri due centri culturali, la galleria d’arte di Lia Rumma e il teatro Out Off. E poi oh, fateci un giro e via.
Soupra - South of Prada
Dove: a sud della Fondazione Prada
La zona che dalla Fondazione Prada corre verso sud è considerata il nuovo regno di arte, moda, cultura e vita by night. Qui gli spazi culturali non mancano, dall'ICA a NFQ, un nuovo place dell'arte nato dalla collaborazione tra Fabio Quaranta e Nero Editions; e poi ancora il co-working con piscina Talent Garden Calabiana e i tanti luoghi storici delle serate meneghine come i Magazzini Generali e il Plastic. Cosa vedere a Soupra? Sicuramente la Haunted House, edificio di quattro piani la cui superficie esterna è ricoperta completamente da foglia d'oro a 24 carati, ma anche Palazzo Vitae, 5000 metri quadrati di un palazzo iconico di extra lusso a forma di spirale verde. E poi - ovvio - il Bar Luce disegnato da Wes Anderson.
NOM - North of Milano
Dove: tra Milano e Novate Milanese
Il quartiere - anzi l'acronimo - più recente è quello che dal nord della City include i confini di Novate Milanese. Qui pare che tutto stia cambiando, grazie a una serie di progetti di rigenerazione di cui NOM fa parte: nuove residenze, poli universitari, grandi parchi e il nuovo MIND, Milano Innovation District, spazio dedicato a ricerca scientifica e formazione, impresa, tempo libero e socialità. In questo caso non siamo di fronte all'iniziativa di residenti della zona, ma ad un vero e proprio progetto di rigenerazione urbana firmato dallo studio MCA Mario Cucinella Architects. L'idea è quella di offrire un nuovo quartiere residenziale e green, che risponda alle esigenze dell'abitare contemporaneo. Il tutto a pochi minuti dalla City: del resto, con Ferrovie Nord, in due fermate si raggiunge Bovisa Politecnico e in 15 minuti il centro. Ci sta. In zona meritano una segnalazione il Parco Walter Chiari, Villa Litta, l'associazione culturale Casa Testori e il Parco della Balossa.
Per ora, questi sono i vecchi/nuovi quartieri di Milano che stanno conoscendo un nuovo slancio grazie ad operazioni più o meno strutturate di rebranding. Ma siamo certi che non finisca qui: c'è chi sta spingendo NoIS (Nord Isola) e chi scherzosamente propone PoVeRo (Porta Venezia-Romana) e SoBrio, aka South of Brioschi. Voi avete qualche proposta?
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