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Editorial
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Senti lo spirito olimpico? Con la caldazza dei mesi estivi a Milano difficile sentire qualcosa a parte la faccia che cola, ma la comunicazione estiva di Milano Cortina 2026 scelta da Milano Cortina e dal Comune di Milano ci ha provato. FEEL IT. Scritto a caratteri glaciali tra snowboarder, sciatrici e hockeisti, ha voluto iniziare ad accendere la passione della città per il prossimo big event. Sfortuna vuole che a me capiti sempre l’immagine di una pattinatrice che volteggia con sguardo triste manco le avessero fregato l’ultima brioche al pistacchio. La nostra stella on ice ha tutta l’aria di chiedersi: "Atterrerò in piedi o di chiappe?". Domanda che ci stiamo un po' facendo tutti in vista del 2026. Ma qual è la situa? Ecco un mega recap partendo proprio dalle sedi milanesi dei giochi, come mostrate sul sito ufficiale.

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Il 6 febbraio - giorno della big opening ceremony – è dietro l’angolo e gli umarell di segnalazione lavori in corso sono pronti a disapprovare tutto come al solito. San Siro c’è già e pur nella sua fase contesa del triangolo Milan-Inter-Comune è in pratica pronto. Dopo aver ospitato la Queen Beyoncé, i Pinguini tattici nucleari e 4 finali di Coppa Campioni/Champions, la Scala del calcio attende solo la sua prima cerimonia olimpica. L'8 agosto La Fondazione Milano Cortina 2026 ha aperto inoltre la competizione creativa per le Cerimonie di apertura e chiusura e per il Viaggio della Fiamma Olimpica. Insomma, cerchiamo qualcuno capace di garantire 10 minuti di applausi e un botto di like. Le tempistiche sono un po' strettine come i pantaloni post vacanze, ma confidiamo che verrà accelerato il passo come quando si vede la metro che arriva.

Il Forum di Assago, casa dei mondiali di Pattinaggio nel 2018, richiede dei rinnovamenti importanti (una supplica personale, partite dai bagni). La struttura verrà inoltre ampliata per permettere lo svolgimento delle gare di pattinaggio e di quelle dello short track. Resta da sbrogliare però la situa relativa alla squadra di basket dell'Olimpia Milano e ai concerti invernali. Da ottobre 2025 - marzo 2026 non si potrà fare nulla che non riguardi gli eventi legati a Giochi dal momento che il Comitato olimpico internazionale (Cio) prescrive una serie di attività legate alla preparazione delle strutture in modo da farle arrivare in perfetto stato per le gare olimpiche. Raga la sicurezza prima di tutto! Le opzioni sono diverse e vedremo alla fine quale verrà scelta.

Passiamo ora a Piazza Duomo che sarà sede delle premiazioni delle gare in Lombardia. Da qualche parte tra i piccioni e le guglie è prevista una Medal Plaza dove si terranno le cerimonie, la seconda sarà invece a Cortina. Costo iniziale previsto circa 240 mila euro. Progetto un po' nebbioso, ma a Milano la nebbia non può mancare (cioè, in realtà ultimamente non è che se ne veda granché). E poi sarà vista Duomo. Vuoi mettere?

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Spostandoci nel quartiere Santa Giulia si attende di vedere sorgere una delle strutture più rappresentative di questi Giochi: il PalaItalia Santa Giulia. Un'arena da 15mila posti che verrà trasformata in uno spazio polifunzionale una volta terminate le Olimpiadi. A febbraio 2026 invece ospiterà l’hockey maschile e il para ice hockey. I lavori sono partiti e le bonifiche sono state ultimate a maggio, ma i costi di materiali e manodopera sono lievitati: da 180 milioni previsti, si stima di arrivare a circa 270. Non ricordavamo di aver chiesto di tagliare un toast in due con annesso piatto in più. Vedi cosa succede ad andare in vacanza? La consegna resta però segnata a metà del 2025 e il Comune non è stato coi man in man, come vedremo a breve. 

Per le gare di Hockey femminile e speed skating si è passati a un piano B che accontenta tutti. Abbandonata l’opzione iniziale del programma di candidatura, con un nuovo Ice Rink a Baselga di Pinè in provincia di Trento, e aver constatato il troppo sbatti di rinnovo del PalaSharp in zona Lampugnano, è entrata in pista Fondazione Fiera Milano come una nuova eroina dei film Disney. Forte, indipendente, che non perde tempo a spazzolarsi i capelli, ma anzi ha già avviato i cantieri per la nuova area sportiva nei padiglioni 22 e 24 di fieramilano a Rho. La proposta prevede una venue (très chic) che ospiterà l’Hockey femminile e sarà affiancata alla seconda venue già prevista per il pattinaggio di velocità. Presentate come delle soluzioni innovativi e sostenibili, entrambe le strutture esisteranno per la sola durata delle competizioni. Tipo mattoncini Lego green, che monti e smonti. 

Non presenti sul sito di Milano Cortina 2026 nella sezione Luoghi, ma che non possono mancare all’appello, ci sono poi il Villaggio Olimpico e il Media Centre. Quest’ultimo sarà allestito presso Fiera Milano e ci sarà un suo corrispettivo a Cortina. Il Villaggio invece, uno dei tre che ospiteranno gli atleti, sarà un mega project di rigenerazione urbana dello Scalo di Porta Romana realizzato da COIMA SGR, Covivio e Prada Holding. Il Masterplan promette zero impatto ambientale, il 30% dell’energia prodotta con pannelli solari e meno 40% di emissioni di CO2. DiCaprio approverebbe, insomma. Partito 4 mesi in anticipo rispetto al cronoprogramma (aveva fretta un po' come tutti a Milano) il nostro Village ha subito anche lui l’aumentare dei costi delle materie prime, oltre a una revisione del progetto, portando gli extracosti al +30%. Una volta archiviati i Giochi però le strutture realizzate diventeranno una sorta di campus universitario con 1.700 posti letto. Nell’area ci saranno anche serre, orti, negozi e mercatini per renderlo il primo villaggio a KM Zero. Consegna chiavi in mano entro luglio 2025 e restituzione alla comunità cittadina per luglio 2026. Per 150 milioni è quasi un affare e potrei anche pensare di iscrivermi di nuovo all’università.

Come anticipato, il Comune di Milano ha deciso di sfoderare il proprio allure bocconiano  attivandosi per ricevere finanziamenti dal governo, che serviranno principalmente per i siti di Santa Giulia e Porta Romana. Nel Dpcm (Dpcm! le bimbe di Giuseppe Conte non dimenticano) per le Olimpiadi, atteso a settembre, si spera infatti che tutte le opere verranno rifinanziate per un totale di 3 miliardi, circa 400 milioni ulteriori rispetto a quelli previsti. In soldoni, quindi, quanto è reale il rischio di caduta di chiappe sul ghiaccio? Molto dipenderà dall’arrivo dei nuovi fondi governativi, ma a Milano si sa che impossible is da giargiana. E puntiamo su Milano Cortina 2026 come quando da piccola puntavo sui Cavalieri dello Zodiaco davanti alle 12 case, pronti per salvare Atena.

 

Autore: Giulia Cannarella

 

 

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