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Ci beviamo una roba con Luca Gervasi, il “gattaro” più famoso dei social. L’intervista

Due chiacchiere con l'influencer, diventato famoso sui social proprio grazie alla sua gatta Belen. Un nome ispirato dalla "donna più bella in assoluto".

Gattari e non, approfittando della Giornata del gatto del 17 febbraio siamo andati a trovare Luca Gervasi, influencer e content creator diventato noto sui social proprio grazie alla sua adorata gatta Belen. Una bella storia che – al di là della popolarità – racconta di come i nostri amici animali possano davvero svoltarci l’esistenza. Anche per chi, come Luca, non ha mai avuto l’intenzione di avere un gatto. Ma del resto oh, quanto sono belli i mici? Così imbruttiti, a caz*i loro, che si prendono quello che vogliono e se gli gira restituiscono.

Noi amiamo alla follia. Ma torniamo a Luca, e a come è cominciata questa storia d’amore.

“Prima di Belen ero un pirla che ignorava che la vita con i gatti è stupenda. Avevo un sacco di paranoie, i peli, i graffi… poi è arrivata Belen e mi ha completamente sradicato questo pensiero. Oggi Luca è una persona che ama follemente i gatti, cioè… tutti gli animali, ma per i gatti ho proprio una passione. Sono un gattaro”.

Ma come è arrivata Belen nella tua vita?

“Io ero andato a giocare a padel con degli amici, torno a casa e vedo due mie amiche con una gabbietta. Avevano pensato di regalarmi un gatto perché mi avevano visto un po’ solo nel lockdown. Quando Belen è arrivata aveva dei problemi agli occhi, le pulci, il raffreddore. La prima notte aveva bisogno, quindi l’ho tenuta con me, ha miagolato, mi ha leccato il naso e io da quel momento non ci ho più capito niente. E insomma, alla fine è rimasta”.

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luca_gervasi

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Ok, sappiamo perché si chiama Belen, ma spiegacelo bene.

“Ho pensato alla donna più bella in assoluto, la prima donna bellissima che mi è venuta in mente: Belen. Quindi per me lei è la Belen dei gatti, anche se mi riempie di peli. Esco con i peli di Belen, e ne vado fiero”.

Ma la svolta social quando è arrivata?

“Ho fatto un video in cui Belen vede un uccello fuori dalla finestra e rimane impalata. Io le ho poi messo un filtro in cui sembra che lei parli con la mia bocca e cantavamo Bongo La, Bongo Cha cha cha… ma nel video non dicevo ‘bongola’, ma ‘vongola’. Un sacco di gente ha commentato per dirmi che avevo sbagliato, e alla fine commenta commenta il video è stato visto da 350 milioni di persone. Dall’oggi al domani il mio profilo Instagram, normalissimo, ha raccolto numerosi follower. Alla fine ho continuato a fare video e mi è cambiata la vita”.

Ma che lavoro facevi prima di diventare influencer?

“Lavoravo nella moda, ero un’area manager, un commerciale, quindi avevo un lavoro d’ufficio con orari d’ufficio. Parallelamente ho cominciato a lavorare come influencer: so che dall’esterno può sembrare un lavoro poco impegnativo, in realtà lo è. Quindi di giorno andavo in ufficio e di sera creavo contenuti. Per un anno e mezzo ho fatto due lavori, lavoravo tutti i giorni. Alla fine ho deciso che volevo seguire la carriera più creativa, quella che mi avrebbe consentito di divertire ed emozionare le persone. La strada più difficile ma che oggi mi rende davvero felice e soddisfatto di quello che faccio”.

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Tu e Belen eravate destinati?

“Assolutamente sì, io credo nella legge dell’attrazione. Credo nel destino, io e Belen dovevamo incontrarci e dovevo diventare il gattaro (non me ne vogliano gli altri) più conosciuto in Italia. Sono davvero felice di avere Belen nella mia vita perché mi ha insegnato cos’è l’amore vero”.

Onesto: quanto si rimorchia grazie ad un gatto?

“Un botto. Oh, questo non significa che domani dovete andare a prendere un gatto per rimorchiare di più, significa che nel mio caso funziona. Lo ricordo anche agli amici del Milanese Imbruttito… sono single, la butto lì, non si sa mai che l’amore arrivi proprio grazie a questa intervista”.

Tu hai scritto un libro, “7 vite insieme a te”, anzi… l’ha scritto Belen.

“Belen racconta la sua storia in prima persona, tipo ‘Senti chi parla’. Si parte dal primo momento in cui mi ha visto, anzi mi ha sentito, perché non ci vedeva, e racconta tutto quello che è successo dal momento in cui è arrivata fino a oggi. Tramite lei volevo parlare di legge dell’attrazione, di pet therapy e soprattutto di amore”.

Gioie e sbatti di avere un gatto?

“Solo gioie. Cioè, quando mi pisciava sulle tende non è stato piacevole, quindi direi questo. Forse è gelosa, non so. Comunque sono tutte gioie”.

Cosa direbbe Belen di questa intervista?

“Direbbe: ragazzi, io alle 11.30 dormo, ok? Quindi le interviste o le facciamo di notte, alle 3, quando papà dorme… o niente. Quello è il momento giusto per fare l’intervista, per rompere le palle al papà. Comunque direbbe: grazie mille agli amici del Milanese Imbruttito, adottate un gatto perché la vita con i gatti è una vita stupenda“.

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