Genitori imbruttiti, sicuramente sarà arrivato (o arriverà) il momento per voi di decidere se comprare il cellulare a vostro figlio o figlia. Un po' perché magari vi sta fracassando il cervello a furia di chiedervelo, un po' perché può esservi utile per restare in contatto anche fuori casa. E sarà arrivato il momento (o arriverà) in cui si fa spazio la domanda: "Ma a che età dovrei comprargli il telefonino?". Magari i suoi amici e le sue amiche ce l'hanno da quando avevano 10 anni, cosa che sicuro rende difficile prendere ulteriormente tempo. Eppure... eppure sarebbe il caso. Sì perché secondo gli insegnanti milanesi, l'età giusta per mettere in mano uno smartphone al proprio nano sia 14 anni. A dirlo sono - appunto - docenti di elementari e medie milanesi che hanno risposto alla rilevazione sul digitale portata avanti dai ricercatori dell’Università Bicocca, che sulla questione ha interpellato 6.500 famiglie e oltre 2.000 insegnanti e dirigenti scolastici.
La ricerca, in collaborazione con enti e istituzioni locali (il Comune di Milano, Ats, Ufficio scolastico territoriale, società di cure primarie pediatriche, il Garante dei diritti per l’infanzia e l’adolescenza, Corecom e associazioni genitoriali come "Aspettando lo smartphone"), ha un focus chiaro: stendere il primo "patto educativo digitale" di Milano. Si tratta di una guida per genitori e insegnanti su come bilanciare il mondo del web con quello offline di bimbi e ragazzi. Una mappa utile in un mondo sempre più frenetico, in cui la richiesta di un'iPhone arriva già a 9 anni, con tanto di "Ma ce l’hanno tutti!", un grido letale nella battaglia tra genitori e figli.
E che fai, non glielo regali? Eh, teoricamente no. Ma la pratica, si sa, è molto più difficile.
Il professor Marco Gui, sociologo a capo del progetto, conferma a Repubblica che, tra insegnanti e genitori, la linea è comune: l’età minima per lo smartphone è 14 anni. Per i genitori, però, it's not so easy. Sei ragazzini su dieci, infatti, possiedono già lo smartphone prima di compiere 14 anni, con il primo device che arriva in mano a circa 11 anni. Insomma, c’è un disallineamento di ben quattro anni, dovuto soprattutto alla "pressione sociale". Sarebbe utile, quindi, stabilire una soglia d’età condivisa, ecco. Forse.
A questo proposito, un gruppo di pedagogisti, psicoterapeuti, neurobiologi, neuropsichiatri infantili e altri esperti si è fatto promotore di una petizione, lanciata sulla piattafoma Change.org, per chiedere al governo italiano un'ulteriore stretta sugli smartphone: niente telefoni personali a chi ha meno di 14 anni e nessun profilo social per gli under 16. Un appello che arriva dopo il divieto all'utilizzo dei cellulari in classe fino alla terza media - anche per scopi didattici - voluto dal ministro dell'Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara. A firmare la petizione anche molti attori, tra i quali da Stefano Accorsi, Luca Zingaretti, Paola Crotellesi e Pierfrancesco Favino.
"Se è vero che spesso le tecnologie migliorano la qualità della vita, questo non accade quando si parla di educazione nella prima infanzia e nella scuola primaria - si legge nella petizione - I bambini e le bambine che utilizzano strumenti tecnologici e interagiscono con gli schermi subiscono due danni: uno diretto, legato alla dipendenza, l'altro indiretto, perché l'interazione con gli schermi impedisce di vivere nella vita reale le esperienze fondamentali per un corretto allenamento alla vita. Ormai è chiaro che prima dei 14 anni avere uno smartphone personale possa essere molto dannoso così come aprire, prima dei 16 anni, un proprio profilo personale sui social media".
Voi come la pensate?
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