A Milano è ufficialmente scattata la "caccia al bilocale". In barba al trend nazionale, dove il trilocale è il king, nel capoluogo lombardo sono i mini appartamenti a due stanze a fare da padrone. Chi cerca casa qui, nel 46,6% dei casi, punta su un bilocale, e i dati parlano chiaro. A dirlo è il solito report di Tecnocasa, che però questa volta conferma come Milano sia sempre la voce fuori dal coro.
La situazione nel resto delle grandi città italiane? Tutta un’altra storia. A luglio 2024, nelle metropoli italiane, a prendersi la scena è il trilocale, con il 40,2% delle richieste. Il bilocale è già dietro con il 25,5%, mentre i quattro locali raccolgono il 22,1%. Ma Milano si distingue: qui less is more.
Una ragione? Il profilo dell’acquirente milanese: single o quasi, e spesso investitore. Con quasi 1 milione e mezzo di abitanti e 783 mila nuclei familiari, più della metà dei quali (56,7%) è composta da una sola persona, il target è chiaro. L’acquirente medio cerca una soluzione su misura, abbastanza spaziosa ma non troppo, perché in fondo Milano è la città del "just enough": quel tanto che basta per vivere nel quartiere giusto senza doversi indebitare fino al collo.
E qui arriva l’altro fattore chiave: i costi. Milano è nota per essere cara e per esserlo in ogni angolo. Il bilocale, proprio per dimensione e prezzo, si rivela la scelta ideale per molti. Occhio però: "ideale" a Milano non significa "conveniente". Significa più che altro "il meno peggio". Si parla di 4.300 euro al metro quadrato per un appartamento usato e circa 5K per un bilocale nuovo. Quindi, il bilocale è il top, ma decisamente a caro prezzo.
Per fare un confronto, basta guardare Genova, dove si punta spesso a soluzioni a quattro locali (43,9% delle richieste) a prezzi decisamente più abbordabili. Lì si va su una media di 1.140 euro al mq per l’usato e 1.640 euro per il nuovo.
Insomma raga, se volete investire "due lire", puntate al bilo...
Autrice: Francesca Tortini
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