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Imbruttiti, giusto per capire: quanto guadagnate voi, e dove vivete? Chiediamo perché Milano può essere queen di tante cose belle, ma purtroppo lo è anche delle disuguaglianze. In centro si arriva a quasi 100mila euro (es. cap 20121), mentre in periferia (es, cap 20157) ci si ferma a 18mila. Sì, avete letto bene: cinque volte la differenza.

In Triennale c'è stato l'anniversario dei 10 anni della Fondazione Ernesto Pellegrini onlus che al Giambellino ha creato il ristorante solidale Ruben, chiamato così in onore di un uomo che morì di stenti, che Pellegrini conobbe da ragazzo quando lavorava nella cascina della sua famiglia e che allora non riuscì ad aiutare. Un'occasione per ragionare sulle clamorose differenze di reddito che si sono a Milano. Un terzo dei milanesi, infatti, vive con meno di 15mila euro l’anno, mentre i ricchi continuano a crescere in centro città. E mentre il costo degli affitti espelle i ceti medi, persino zone una volta popolari, come il già citato Giambellino, vedono i prezzi schizzare alle stelle grazie all’arrivo della M4.

La povertà a Milano ha mille facce: non è solo questione di soldi, ma anche di solitudine, mancanza di rete sociale, e difficoltà educative. Monsignor Bressan e altre figure istituzionali lo ribadiscono: servono più reti territoriali per non lasciare indietro nessuno. Pure il sindaco Beppe Sala non ci gira intorno: il problema della casa è gigante, ma il Comune - dice - fa la sua parte. Con 65mila case popolari e affitti calmierati a 150 euro, chi non ce la fa nemmeno con quelli viene aiutato dal welfare cittadino. "Serve una mano da tutti, non solo critiche" ribadisce.

Eppure, in questo disastro, ci sono mani tese verso gli altri. Come quelle del ristorante solidale Ruben, al Giambellino, dove una cena costa simbolicamente un euro. Dietro questa iniziativa c’è la Fondazione Ernesto Pellegrini, che in dieci anni ha servito 60mila pasti l’anno a chi sta attraversando un periodo nero. Una tessera rinnovabile di 60 giorni, un menù diverso ogni sera: qui non si chiede, si aiuta. Ma sì, lo sapete anche voi: c’è ancora tanta strada da fare per costruire una città davvero per tutti.

 

Autrice: Francesca Tortini

 

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