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Editorial
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Ci son cascato di nuovo...

Potremmo esordire così, con l'iconico verso di Achille Lauro, per descrivere la nostra rinnovata partecipazione sanremese (seppur dalla City) con le pagelle imbruttite, che castigheranno o loderanno i protagonisti di questo Festival di Sanremo ventiventicinque. Anche quest'anno cercheremo di giudicare cantanti, ospiti e conduttori a modo nostro, con leggerezza, ironia e un po' di sano cinismo. Vabbè, basta con i preamboli che siamo qui solo per giudicare, right?

E allora 3, 2, 1... vamos!

Carlo Conti, voto: il solito bomber

Bello sbatti per Carletto prendere in mano le redini del Festival post Amadeus: tra chi lo considerava un traghettatore, chi la scelta più democristiana, chi una presenza indolore, alla fine la pressione non dev'essere stata leggerissima. Eppure sul palco ha dimostrato ancora una volta di avere tutte le skills che servono per portare a casa un carrozzone di cotanto peso. Bonus apprezzamento per aver eliminato i monologhi peso e per aver portato all'Ariston lo zio Gerry. Stoico.

Gaia, voto: non ci siamo

Chiamo io, chiami tu, facciamo che spegnamo il cell e facciamo prima? Canzone che ricorda di brutto qualcosa di Elodie, guanto rubato all'armatura di Irama, coreografia che non ci crede fino in fondo: la sensazione è che si sia omologata all'italico poppettino perdendo qualcosa per strada. Brano comunque pennellato per il social cinese, ci attendono sicuro mesi di balletti teen con le mani a cornetta. Prevedibile.

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Rkomi, voto: il king del corsivoe

Al primo ascolto, not bad. Il ritmo ci sta dentro, radiofonicissima, classico che al decimo passaggio saremo tutti bimbidirkomi. Peccato non si siano capite più di tre parole di seguito ma questo è colpa delle lezioni di corsivo di Elisa Esposito, sicuro. Resta da capire 'sta fissa vintage per i pantaloni a zampa, ma avendo già degli addominali di legno qualche difetto glielo concediamo. Benone.

Irama, voto: ma bo

Presente quando tuo figlio di 5 anni si infila nel tuo armadio e si mette la tua giacca per giocare a fare il grande? Ecco la reference del buon Irama, un po' Lady Oscar un po' Capital Harlock che ha preso la XXL invece della S. Se oltre a "ogni fottuto sentimento" avesse spento anche un po' di autotune sarebbe stato meglio. Anche meno.

Marcella Bella, voto: cringe

Il femminismo riparta da "Forte, tosta, indipendente", ma sinceramente anche no. Ridateci le montagne verdi, il coniglio dal muso nero, il treno l'erba, il prato e quello che era mio grazie.

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Gerry Scotti, voto: ecco nostro padre

Ma, onestamente che gli vuoi dire allo zio Gerry? Noi siamo qui tipo dal '92 ad aspettare che qualcuno gli affidi Sanremo, è tipo il più skillato tra i big della tv nazional popolare, in grado di mettere d'accordo boomer e Gen Z, eppure negli anni gli hanno preferito gente come Fazio e Baglioni. Rendiamoci conto. Lo zio fa quello che sa fare meglio, ma poteva anche alzare il dito medio in diretta mondiale che per noi sarebbe stato amore lo stesso. Only the brave.

Giorgia, voto: oh capitana

Starà facendo gli scongiuri visto che tutti la danno già vincitrice, e non per niente mezza Italia l'ha piazzata capitana al FantaSanremo. La canzone ci sta, finalmente ci dà dentro con la voce, epica il giusto. Resta però da capire se il pezzo è davvero bello o se siamo solo offuscati dalla sua bravura. Ci pensiamo un attimo.

Elodie, voto: Elodie

Nulla di nuovo, solito mix di struggimento, figaggine e dance che ok una, due tre volte ma poi anche basta. Il rischio di dimenticarsela alle sette è altissimo, ma alla fine è talmente splendida vestita di alluminio che ti dimentichi perché stavi per dimenticartela. Tutto regolare.

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Raf, voto: nostalgia balorda

Scusate ma... in che senso ha 65 anni??? Prendiamo quello che ha preso lui, grazie.

Tony Effe, voto: dacce na mano

Il neomelodico romano ripulito, onesti, non ce lo meritavamo. Lui ci crede di brutto, forse pensa addirittura di essere tipo l'erede del Califfo e per dimostrarlo si è vestito di un verginale bianco e si è cancellato persino i tatuaggi col fondotinta. Bo raga, tipo bo cioè...bo.

The Kolors, voto: che tormento(ne)

I bro ormai hanno capito come si fattura, e mollano random dei pezzoni martello che difficilmente resteranno nella storia della musica, ma sicuramente resteranno nel nostro condotto uditivo. Onesti? A 'sto giro si poteva osare con qualcosa di nuovo, più intimo ed emozionale. Anyway, alla fine è il bonifico della SIAE che conta quindi ci sta.

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