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Raga, è proprio il caso di dire "roba grossa". Grazie a una mossa dell’Europa, Apple ha dovuto allargare le braccia e aprire agli store alternativi il suo bel giardinetto di app finora serrato. E cosa succede quando si aprono le porte? Che arriva la rivoluzione… e pure i contenuti espliciti!

Sì, avete capito bene: se hai un iOS puoi trovare Hot Tub, la prima app con contenuti espliciti disponibile (legalmente) su iPhone. Roba che fino a ieri sembrava fantascienza, perché Apple sulle cose zozze è sempre stata diciamo... abbottonata. Ma ora, grazie al Digital Markets Act (DMA) dell’Unione Europea, Apple è obbligata a fare spazio agli app store alternativi ed è stato creato un varco che gli sviluppatori più smart non si sono fatti scappare. 

L’app Hot Tub sarà scaricabile da AltStore PAL, uno store alternativo che i possessori di iPhone in Europa possono ora installare. In parole povere, è la zona franca delle app che Apple non vuole sul suo Store ufficiale. E indovinate un po'? Lì dentro c’è pure Fortnite, il gioco che aveva scatenato la guerra tra Epic Games e Cupertino per le commissioni del 30%.

Ma torniamo a bomba: Hot Tub non è altro che un bel motore di ricerca per i contenuti hot. Un Google per il mondo a luci rosse, insomma. E visto che ormai si può fare, il mondo tech si sta dividendo tra chi applaude e chi storce il naso. E Apple cosa dice? Dalla California, un portavoce ha fatto la classica dichiarazione vaga, di quelle che servono giusto a dire "sì, lo sappiamo, ma non possiamo farci niente". Nello specifico "Siamo molto preoccupati dai rischi per la sicurezza che creano queste app, soprattutto per i bambini. Non approviamo e non la offriremo nel nostro App Store. Siamo tenuti dalla Commissione Europea a consentirne la distribuzione". Della serie: faccia seria, ma braccia alzate.

Morale della favola? L’Europa ha aperto i cancelli e i contenuti spinti hanno trovato subito la strada. Ora resta solo da vedere come reagirà il pubblico: gli Imbruttiti tech si fionderanno a testarla o rimarranno fedeli ai vecchi siti?

Argomento caldo, caldissimo...

 

Autrice: Daniela Faggion

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