
Voi come lo vedreste Beppe Sala presidente della Regione Lombardia?
Con il suo secondo mandato da sindaco di Milano che scade nel 2027 e l’impossibilità di ricandidarsi, il nostro Mayor sta iniziando a guardarsi intorno. E dove potrebbe mai guardare? Ovvio: al Pirellone.
Intervistato da RTL 102.5, Sala ha buttato lì una frase che fa capire che l’idea c’è: "Se me lo chiedono, che cosa rispondo? Che non sono interessato? Io sono interessato, ho voglia di lavorare e fare le cose". Capito? Niente di ufficiale, ma nemmeno di campato per aria. La traduzione in linguaggio imbruttito è più o meno questa: "Raga, io ci sarei, ma capiamo".
Non è la prima volta che Sala lascia intendere di non voler stare con le mani in mano dopo Palazzo Marino. Qualche tempo fa, a Radio 24, aveva già detto di essere aperto a nuove sfide: "Prenderei in considerazione tutto, potendo dare il mio contributo". Insomma, il sindaco di Milano non è il tipo da pensione e bocce al parchetto.
Ma la Regione Lombardia è pronta per Beppe Sala?
Ora, il problema è che la Lombardia non è esattamente il posto più accogliente per un candidato di centrosinistra. Negli ultimi 30 anni, qui ha sempre governato il centrodestra, e alle ultime elezioni Attilio Fontana ha portato a casa un tranquillissimo 54,67% dei voti. Dall’altra parte, Pierfrancesco Majorino si è fermato al 33,93%, e Letizia Moratti (che in teoria doveva “spaccare”) si è accontentata del 9,87%.
Il punto è: Beppe Sala potrebbe essere il nome giusto per dare una svegliata al centrosinistra lombardo? Lui, dal canto suo, non si tira indietro. Certo, servono le condizioni giuste, e come dice sempre lui, prima di decidere bisogna guardare i numeri, gli equilibri politici e il contesto generale.
Da Palazzo Marino al Pirellone: un upgrade o un downgrade?
Qui la vera domanda è: fare il presidente della Lombardia è meglio o peggio di fare il sindaco di Milano? Da una parte, Beppe a Milano ha il suo bel feudo: lo conoscono tutti, ha governato per due mandati e si è costruito una fanbase che va dai radical chic di Brera agli startupper di Porta Romana.
Dall’altra, la Regione è un’altra storia: gestisce sanità, trasporti e un sacco di cose che fanno imcaz*are di brutto i cittadini. Se Milano è una Formula 1, la Lombardia è un transatlantico: servono manovre di fino e tanto consenso, soprattutto fuori dalla City, dove Sala è meno noto.
Voi che dite, il Sala-governatore vi convince o anche no?
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