
Le truffe nelle televendite non erano bastate alla famiglia Marchi. Da due giorni, infatti, Stefania Nobile e l’ex fidanzato Davide Lacerenza sono agli arresti domiciliari con l’accusa di spaccio di sostanze stupefacenti e sfruttamento della prostituzione. E qui la domanda sorge spontanea: c’era da aspettarselo?
Sì, fi*a.
Il vero "business" di Lacerenza-Marchi era un po' il segreto di Pulcinella, basta dare un'occhiata ai commenti di Google sul loro locale, la Gintoneria, o recuperare i video di qualche anno fa dove Lacerenza si sniffava di ogni per rendersi conto che "OMG che sorpresa" non è proprio la reazione più appropriata a tutta questa storia. Adesso, le accuse nei confronti dei due e di Davide Ariganello (braccio destro dello sciabolatore) sono autoriciclaggio, prostituzione, detenzione e spaccio di stupefacenti (non contestato a Nobile, mentre Wanna Marchi è estranea all’indagine).
Lo spiegone per chi non è sul pezzo
La storia trashissima parte da un giovane Lacerenza, all’epoca scaricatore di patate al mercato – immaginatevelo – che nel giro di qualche anno si trasforma nello sciabolatore più imbruttito di Milano. "Sono un pazzo, neanche una ventenne mi tiene testa" dichiarava tutto gasato.
Nel 2005 inizia a frequentare Stefania Marchi, figlia di Wanna Marchi, e sempre in quell’anno rileva un piccolo bar in zona Greco a Milano, portando con sé anche la fidanzata. Dall’esterno sembrava un localino tranquillo, ma già nel 2014 un servizio delle Iene aveva sollevato più di qualche sospetto: prezzo fisso stabilito 70 euro a persona, ma a fine serata i conti arrivavano anche a 1.170 euro. Qualcosa non tornava già allora, ma dopo qualche polemica tutto era tornato nella norma. O almeno così sembrava…
La Gintoneria: dal locale di lusso al giro di escort e droga
La trattoria e bar La Malmaison, ribattezzata poi La Gintoneria (Via Napo Torriani 15), sembrava andare alla grande. Davide Lacerenza, ormai diventato un imprenditore di successo e soprannominato "lo sciabolatore di champagne", era noto sui social per i suoi video alla guida della Ferrari 488 GTB e per i suoi Rolex in bella mostra. Una personcina sobria, insomma: tipo che il 59enne lampadato compare in un video mentre lava i cerchioni della sua Ferrari con una bottiglia di champagne Cristal.
Delicatissimo.
Lui ci metteva la faccia, Stefania gestiva la contabilità. La coppia perfetta? Non proprio. I primi sospetti della Guardia di Finanza nascono da strani movimenti su un conto di un cliente fisso della Gintoneria. Il cliente in questione, indicato con le iniziali S.S., è un rampollo milanese che in tre anni ha versato oltre 641.187 euro al locale. OMG. Per lui, il posto era una sorta di terapia per combattere la solitudine, diciamo così; per Davide, invece, un cliente di lusso da spennare. Il costo medio di una serata? Dai 3 ai 10mila euro. E si arrivava a certe cifre in un attimo: una strisciata di carta di credito e via, senza pensarci troppo.
Tra le tante testimonianze raccolte, c'è chi rivela: "Vado in bagno e trovo la bilancia con il piatto in vetro per pippare ma neanche un po’ di carta per asciugarsi le mani, non c’è un minimo di decenza". Che viene da pensare: ma un sospetto del giro che c'era in questo locale non poteva venire prima?
"Serate speciali": alcol, droga e escort
Gli accordi con i clienti erano semplici: La Gintoneria non era solo un cocktail bar di lusso, ma un business in cui, oltre agli alcolici, si offrivano droga ed escort. Il pacchetto deluxe per i più facoltosi? 70mila euro a serata.
Ecco spiegato il codice "serate speciali"...
"Lo stupefacente era pagato dal sottoscritto. Preciso che io pagavo il pacchetto, che comprendeva vino, ragazze e droga. La droga serviva per aumentare il consumo di alcol e quindi di champagne nel mio caso", ha ammesso S.S. E se non avevi sbatti di andare fino al locale? Nessun problema, c’era il servizio a domicilio. Nelle carte dei militari si legge che il testimone "non ordinava direttamente champagne e ragazze, perché era sottinteso che Lacerenza portasse con sé sia lo champagne che le escort". Insomma, un vero e proprio bordello itinerante.
S.S. racconta anche: "Non abbiamo mai concordato il corrispettivo per la prestazione sessuale. Se decidevo di stare con una ragazza, dopo aver bevuto lo champagne, io restavo da solo con la prescelta, mentre Lacerenza e le altre escort andavano via."
La Guardia di Finanza ora cerca i soldi spariti
Ultima news: ora si cercano 900mila euro spariti nel nulla dai conti della coppia. Dove sono finiti quei soldi? Chi li ha presi? Mistero.
Nel frattempo, Lacerenza e Stefania Marchi sono ai domiciliari, mentre la loro storia – tra truffe, champagne e notti folli – sembra il copione di un film trash di serie B. Ma volete sapere la roba più triste? Davanti al locale chiuso in Via Napo Torriani in 'sti giorni si sta radunando una piccola folla di curiosi, tutti seguaci dell’autoproclamato "King of Milan", per scattarsi una foto ricordo davanti al place to be della perdizione milanese. Ma tutto bene???
Autrice: Martina Gallazzi
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