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miliardari

In quanti vorrebbero avere problemi del tipo "Ho perso 10 miliardi di dollari oggi, ma tranquilli, ne ho altri 100 di scorta"? Ecco, benvenuti nel club degli ultraricchi, quelli che con un colpo di telefono possono comprare mezza Milano ma che, stavolta, hanno toppato di brutto.

Parliamo di 209 miliardi di dollari evaporati in un giorno solo. Un bagno di sangue finanziario che ha coinvolto le tasche più pesanti d’America, quelle che, durante il giuramento di Trump, se ne stavano lì in prima fila a guardare il loro investimento politico trasformarsi in una perdita colossale. Parliamo di Elon Musk ovviamente, ma anche Brin, Bezos, Zuckerberg e Arnault.

Ma come si spiega tutto questo disastro finanziario? Semplice: Wall Street ha deciso che non era giornata.

Dove sono finiti tutti quei miliardi?

La grande perdita ha colpito soprattutto il settore Big Tech, che negli ultimi anni si è sparato su valori stellari grazie ai colossi dell’intelligenza artificiale e ai trend di mercato favorevoli. Peccato che, proprio in concomitanza con l’evento politico, la Borsa abbia deciso di ridimensionare un po’ gli entusiasmi.

Tra le vittime illustri di questa batosta troviamo pezzi grossi come Elon Musk, Jeff Bezos e Mark Zuckerberg, quelli che di solito si spostano in jet privato anche per andare a prendere un caffè. I loro patrimoni, nel giro di poche ore, hanno visto il segno meno davanti a cifre che noi comuni mortali facciamo fatica anche solo a immaginare.

Chi ha perso di più?

In questa giornata da dimenticare, il campione assoluto delle perdite è stato proprio Musk, che da solo si è lasciato alle spalle la bellezza di 18 miliardi di dollari. Tanto per mettere la cosa in prospettiva, è tipo il PIL della Giamaica.

Non è andata meglio a Jeff Bezos, che ha visto il suo gruzzoletto personale ridursi di 9,2 miliardi, e a Mark Zuckerberg, che ha dovuto dire addio a 9,1 miliardi. E non è che gli altri miliardari stessero meglio, eh: Bill Gates, Larry Page e Sergey Brin (quelli di Microsoft e Google, per intenderci) hanno perso tra i 3 e i 5 miliardi a testa.

In totale, i 10 super-ricchi più ricchi d’America hanno visto sparire circa 209 miliardi dalle loro fortune personali. Non proprio spiccioli.

Ma perché tutto questo crollo?

La spiegazione è che il mercato ha deciso di fare la voce grossa. Gli investitori, già nervosi per l’instabilità politica e le incertezze economiche, hanno iniziato a vendere in massa le azioni del settore tech, provocando il ribasso dei titoli e la conseguente perdita miliardaria per chi, in quelle aziende, ci ha investito praticamente tutta la propria fortuna.

Certo, per i super imprenditori perdere 10 miliardi è tipo per noi lasciare il resto del caffè, ma comunque non benissimo.

 

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