
Altro che cambio di stagione, qui serve il ventilatore fisso tutto l’anno. Marzo 2025 si è appena chiuso e ci ha lasciato un regalino niente male: è stato il marzo più caldo mai registrato in Europa da quando esistono i termometri e la gente scrive report sull'andazzo del clima.
A dirlo è Copernicus, il servizio ufficiale europeo che monitora i cambiamenti climatici. E il loro bollettino suona tipo: "Houston, abbiamo un problema climatico serio".
I numeri che scottano
A livello globale, il mese scorso si è piazzato secondo nella classifica dei marzo bollenti, con una temperatura media terrestre di 14,06°C. Appena 0,08°C sotto al record assoluto (indovina? Era marzo 2024, l’anno scorso).
E siamo già a venti mesi su ventuno in cui la temperatura globale ha sforato il +1,5°C rispetto ai livelli preindustriali.
Spoiler: per dichiarare ufficialmente il fallimento dell’Accordo di Parigi, serve una media ventennale, non solo un anno. Ma insomma, stiamo andando dritti verso il muro con l’aria condizionata accesa.
Europa: modalità forno ventilato ON
In Europa, la temperatura media è stata di 6,03°C, ovvero +2,41°C rispetto alla media storica 1991–2020. Mai visto un marzo così caldo. La zona più colpita? Est Europa e Russia, che se la sono vissuta come in un maggio inoltrato. Mentre la Spagna faceva il contrario: fresco e piogge a go-go. In Italia? Nord bagnato, come un ombrello dimenticato a Milano Centrale. In Belgio, Olanda e Germania invece? Siccità da panico. Insomma, una situazione a macchia di leopardo, con più confusione che in un gruppo WhatsApp di condominio.
Ghiaccio marino? Ciao proprio
Se vi state chiedendo “ok, ma al Polo Nord come va?”, la risposta è: male.
A marzo, che di solito è il mese in cui il ghiaccio marino artico raggiunge il suo massimo, l’estensione è stata la più bassa mai registrata da 47 anni (cioè da quando abbiamo i satelliti che ci spiano dallo spazio).
Parliamo di -6% rispetto alla media.
E sì, è il quarto mese di fila in cui si segna un record negativo. E il ghiaccio in Antartide? Ancora peggio: -24% sotto media. Qui più che cambiamento climatico, sembra uno scioglimento a tempo pieno.
E noi che si fa? Niente.
Si continua a parlare del tempo mentre si beve il caffè, si postano tramonti falsi su Instagram e si litiga con l’algoritmo per sapere se domani piove.
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