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Italia? Grazie ma no grazie: boom di italiani che emigrano

Nel solo 2024, secondo l’Istat (che coi numeri ci va giù pesante), 191 mila italiani hanno levato le tende: il 20% in più rispetto al 2023.

Siamo alla frutta, signori. Anzi no, siamo al digestivo dopo un conto al Savini. L’Italia continua a perdere pezzi, nello specifico giovani con la testa sul collo e una laurea in tasca. Gente che ha detto “ciao core” a un Paese che le ha dato solo stage non retribuiti, affitti da rapina e contratti da precari cronici. E adesso la stessa gente saluta (giustamente) in massa.

Nel solo 2024, secondo l’Istat (che coi numeri ci va giù pesante), 191 mila italiani hanno levato le tende: il 20% in più rispetto al 2023. Nel triennio 2022-2024, mezzo milione di persone se n’è andato. E no, non sono turisti del fisco o hipster col pallino di Berlino. Sono professionisti, ingegneri, medici, informatici. Il meglio del meglio. Quelli che avrebbero dovuto mandare avanti il Paese. E invece fanno girare l’economia… della Germania. Così, qui in Italia, ogni anno ci fumiamo un altro pezzo di futuro e di pensioni.

Il paradosso è che mentre ci riempiamo la bocca di “rilancio”, “PNRR”, “innovazione”, perdiamo l’unico asset che conta: il capitale umano. Ma di cosa stiamo parlando? Di un Paese in cui un trentenne con due lauree guadagna meno di uno stagionale a Ibiza; dove la burocrazia è più intricata del menù di un ristorante fusion e il merito è solo l’appretto col manico. E intanto, i cervelli fanno il check-in verso Monaco, Barcellona o Zurigo.

Perché vanno via? Dai, facciamoci male:

. Mancanza cronica di lavoro qualificato
. Stipendi da fame
. Affitti da urlo
. Pressione fiscale che nemmeno sotto l’Impero Romano
. Prospettive di carriera uguali a quelle di un criceto in gabbia

Le regioni più colpite? Quelle che dovrebbero trainare. Il Nord, mica il profondo Sud. Treviso, Bolzano: zone dove la gente, un tempo, faceva la fila per arrivare. Oggi invece si trova in coda per emigrare. E non è che chi parte lo fa col sorriso. Spesso è una scelta amara, anche se necessaria. E hai voglia a fare campagne per riattrarre i talenti: perdiamo 156 mila italiani all’anno, mentre ne rientrano solo 53 mila. E no, non basta l’immigrazione a colmare il buco: entrano 382 mila stranieri, ma non coprono la fuga di chi avrebbe potuto innovare, produrre, rilanciare.

Il problema è che stiamo raschiando il fondo. Gli over 65 sono il 24,7% della popolazione e la forza lavoro sta calando come le aspettative in una riunione condominiale. L’età media sale, i bambini non nascono e chi ha qualcosa da dare… emigra.

Autrice: Daniela Faggion

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