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L’organizzazione londinese Institute for Quality of Life ha fatto i compiti a casa e ha messo sotto la lente 200 città del mondo per scoprire dove si vive meglio. Ottantadue parametri, dalle piste ciclabili alla qualità dell’aria, dal numero di teatri agli stipendi medi, per stilare una classifica internazionale delle città più felici. Risultato? In cima troneggia Copenhagen, ok. Ma la sorpresa è che Milano è la città più felice d’Italia, e si piazza 25ª al mondo, nella fascia gold.
E chi c’è dietro? Firenze, Bologna, Torino... ma tutte a distanza siderale. E Roma? Meglio stendere un velo di nebbia padana.

Come funziona l’Happy City Index?

L’Happy City Index è una super classifica fatta con metodo e cervello. I cervelloni britannici dell’Institute for Quality of Life hanno incrociato dati su economia, ambiente, cultura, innovazione, salute, mobilità e inclusività.

 E allora, chi sono le reginette della vivibilità?

1. Copenhagen (Danimarca) – Sostenibile, colta, organizzata e con stipendi che fanno sembrare i nostri ticket restaurant. La capitale danese è l’esempio perfetto di “vita equilibrata”.
2. Zurigo (Svizzera) – Più ricca della crema, con guadagni sopra del 75% rispetto alla media nazionale. Città pulita, green e con banche a ogni angolo.
3. Singapore – Un mix di tecnologia, cultura e funzionalità che la rende una delle città più vivibili e avveniristiche.
4. Aarhus (Danimarca) – La sorellina di Copenhagen, ma che cresce alla grande. Piace ai turisti e agli smart worker.
5. Anversa (Belgio) – Cosmopolita, super istruita, con trasporti da far invidia a Trenord.

E Milano? Why so happy?

Ecco perché Milano si becca la medaglia d’oro tra le italiane (e fa la sua bella figura anche nel mondo):

. Economia a bomba: la city italiana per eccellenza, dove il lavoro c’è e si fa anche carriera.
. Cultura e creatività: design, moda, arte. Dai Navigli al Fuorisalone, è un continuo fermento.
. Mobilità? Non perfetta, ma in cammino: sì, ci sono i cantieri ovunque, ma anche piste ciclabili nuove ogni giorno e mezzi pubblici in continua espansione.
. Multiculturalità: a Milano convivono realtà da tutto il mondo. E no, non solo per il cibo etnico.
. Salute e benessere: ottimi ospedali, attenzione al fitness e alla salute mentale. Lo yoga in Darsena non è più solo per gli hipster.

Insomma, Milano non sarà perfetta, ma è avanti anni luce rispetto al resto dello stivale.

E le altre città italiane?

Bene ma non benissimo:

. Torino (38°): buona performance, ma ancora troppo grigia (e non solo per il meteo).
. Firenze (60°): tanta arte, ma forse un po’ troppo museo a cielo aperto e poco dinamismo.
. Bologna (67°): ottima vivibilità, ma fatica a emergere sul fronte innovazione.
. Roma? Fuori dalle prime 100. Sì, avete letto bene. L’urbe eterna ha troppi problemi: traffico, trasporti da incubo, caos generalizzato.
E poi c'è Napoli (170ª), Palermo (152ª) e Genova (122ª): posti stupendi per farsi un weekend, magari, ma secondo l’indice, vivere lì full time non è proprio una passeggiata.

 

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