Skip to content
Ma davvero in Italia le spiagge sono vuote? Si parla di un calo del 30% a causa di prezzi troppo alti / In Puglia arriva lo “psicologo sotto l’ombrellone”, ed è gratis / E alla fine il Ponte sullo Stretto di Messina si farà: sarà il più lungo del mondo, 3,3 km di record (e polemiche) / Nel 2036 Milano avrà 1,5 milioni di abitanti, che saranno soprattutto over 65 / Sapevatelo: spenderemo oltre 700 euro a figlio per i libri scolastici, l’Antitrust indaga / Beppe Sala non ci pensa proprio a dimettersi, “Spero si dica che nei miei 11 anni Milano è migliorata” / Evviva la Jomo, il trend dell’estate: vacanze lente, senza connessione e senza programmi / Il Brain rot ci sta fot*endo il cervello, ma ci sta facendo anche guadagnare milioni di euro / Settembre è il nuovo agosto: perché sempre più italiani scelgono le ferie fuori stagione / I milanesi sognano il centro città, ma alla fine acquistano casa in periferia (chissà perché) / Ma davvero in Italia le spiagge sono vuote? Si parla di un calo del 30% a causa di prezzi troppo alti / In Puglia arriva lo “psicologo sotto l’ombrellone”, ed è gratis / E alla fine il Ponte sullo Stretto di Messina si farà: sarà il più lungo del mondo, 3,3 km di record (e polemiche) / Nel 2036 Milano avrà 1,5 milioni di abitanti, che saranno soprattutto over 65 / Sapevatelo: spenderemo oltre 700 euro a figlio per i libri scolastici, l’Antitrust indaga / Beppe Sala non ci pensa proprio a dimettersi, “Spero si dica che nei miei 11 anni Milano è migliorata” / Evviva la Jomo, il trend dell’estate: vacanze lente, senza connessione e senza programmi / Il Brain rot ci sta fot*endo il cervello, ma ci sta facendo anche guadagnare milioni di euro / Settembre è il nuovo agosto: perché sempre più italiani scelgono le ferie fuori stagione / I milanesi sognano il centro città, ma alla fine acquistano casa in periferia (chissà perché)
CONDIVIDI:
Link copiato!

Ci pensate? 115 anni fa esatti nasceva (a Milano) la Nazionale maschile di calcio dell’Italia

Il 15 maggio 1910 ci fu l'esordio ufficiale della Nazionale. Ad affrontarsi? Italia-Francia.

Estate 2006. Davanti a un megaschermo nella centralissima Brera mi ritrovo a urlare i peggiori improperi di questo pianeta. Ma come ci siamo arrivati fin qui? Se sai la risposta, sai anche che era il 9 luglio 2006. E su quel megaschermo, la finale del Campionato del Mondo di calcio: Italia-Francia.

Per spiegare quegli istanti serve però un rewind potente fino al 15 maggio 1910, giorno dell’esordio ufficiale della Nazionale. Ad affrontarsi? Italia-Francia.

Sono esattamente 115 anni OGGI.

Anzi, facciamo ancora un passo indietro. Nel 1898 la Federazione Italiana Giuoco Calcio è appena nata e ci sono i primi tentativi di costituire una rappresentativa italiana. Il 30 aprile si gioca un’amichevole a Torino contro la selezione svizzera, le maglie sono rossoblù come quelle del Genoa e si perde 2-0. Successone.

Nel maggio 1910 l’Italia deve però ospitare il 7° congresso FIFA e una Nazionale sarebbe carino averla. L’allora presidente della Federazione, Luigi Bosisio, affida a una Commissione Arbitrale (costituita da cinque arbitri) il compito di formarla. Il 13 gennaio 1910: habemus Nazionale. Mi immagino una cosa così oggi. Rido già.

Prima del debutto ufficiale, però, ci sono ancora alcune cose da sistemare. Dove si gioca? Contro chi? Chi la compone? Robetta, insomma. Dopo un ballottaggio non troppo convinto tra Ungheria e Francia, si punta sui transalpini: avversario più easy in quel momento, vista la crisi interna. Luogo designato: Arena Civica di Milano. Non resta che scoprire i nomi dei giocatori. Ma come? Non era già stata scelta la squadra? Vero, ma a ridosso dell’esordio arriva il problemone.

Nel 1910 Pro Vercelli e Inter chiudono il campionato a pari punti. Serve uno spareggio per decidere lo scudetto. Bosisio, anche fondatore dell’Internazionale e “primo socio onorario”, si impegna con la Pro Vercelli per fissare la data dopo il match della Nazionale. Che gentile. Peccato che il direttivo federale (guidato indovinate da chi?) fissi la partita al 24 aprile. Non solo prima del debutto ufficiale, ma pure in concomitanza con la Gara Nazionale Militare, dove giocano 3 della Pro.

Il presidente della squadra piemontese, Luigi Bozino, la prende con l’aplomb di Ade in Hercules e, per protesta, schiera una squadra di ragazzini. Risultato? Sconfitta 10-3 e 7 giocatori – convocati per la Nazionale – squalificati fino a settembre.

Che si fa? La palla torna agli arbitri, che formano due squadre: “Possibili” (maglia azzurra) e “Probabili” (maglia bianca), che si sfidano il 5 maggio. Vincono entrambe le gare i “Probabili”. Una roba così nemmeno nelle esterne di Masterchef.

Alla fine però, il 15 maggio abbiamo 11 titolari. E davanti a circa 4.000 spettatori, l’Italia batte la Francia 6-2. La maglia? Non ancora azzurra, ma bianca con lo scudetto sabaudo. Quella azzurra arriverà solo il 6 gennaio dell’anno dopo. Poi noi ci commuoviamo e diciamo che è il colore del cielo, ma la verità è che è in onore della casa Savoia. Vabbè, ci sta.

La rivalità fra Italia e Francia

Il 15 maggio è la prima vera partita della Nazionale, il primo storico scontro con la Francia. Una rivalità che negli anni ha visto 41 confronti: 19 vittorie azzurre, 12 dei Bleu e 10 pareggi. Giusto per dire che siamo avanti noi.

E non c’è modo migliore per celebrare questa ricorrenza che tornare con la mente a quel bar di Brera, dopo la follia di Zidane contro Materazzi. Dopo i supplementari. Dopo tutti i rigori. Fino a Grosso che piazza la palla sul dischetto. Pirlo abbracciato a Cannavaro. L’Italia abbracciata tutta insieme.

Poi continuate voi.

CONDIVIDI:
Link copiato!