Lo sappiamo, ce lo hanno ripetuto in tutte le lingue del mondo: uno degli effetti catastrofici dei vari lockdown è quello che si abbatte sul rapporto delle coppie conviventi, messo a dura prova dall’improvvisa e forzata vita in comune e bla bla bla. Eppure, basterebbe fare quattro passi, una boccata d’aria, un po’ di esercizio fisico, il silenzio, il lago... e via, la rabbia sbollisce e in poco tempo si rientra all’ovile come nuovi.
Deve aver pensato così l’incauto marito di Como (da questo momento eroe) che, reduce dall’ennesimo litigio casalingo con la sua signora, ha preso la porta intenzionato a smaltire il proprio bollore con una passeggiatina in una fresca serata di fine novembre. Cosa sia successo oltre quella porta, però, rimane un mistero, perché i quattro passi sono presto (mica tanto) diventati qualcuno di più, 450 km per l’esattezza.
L’eroe, piuttosto, di rabbia addosso doveva averne proprio tanta, se in barba anche al coprifuoco e al divieto di uscire dai confini regionali di zona rossa, ha sentito il bisogno di allungare un tantino la sua camminata e si è ritrovato nelle Marche. Che vuoi che sia? Altro che uscir dalla Lombardia, quello di regioni ne ha attraversate almeno tre o quattro. E così, dopo una settimana dall’abbandono del tetto coniugale, è stato ritrovato da una pattuglia di servizio mentre transitava sul bordo di una strada nei pressi di Fano. Accompagnato in commissariato per le opportune verifiche - come si legge sul Resto del Carlino - l’uomo è apparso “lucido e ben orientato anche se infreddolito e stanco” (e te credo) e ha dichiarato di non essersi reso conto di aver camminato tanto e di aver ricevuto cibo dalla gente incontrata sul suo cammino. Che dire? Un mito. Nemmeno Forrest Gump.
Ricordiamo però che il Forrest de’noantri aveva un buon motivo per girà i tacch. E la signora consorte, che giorni prima non vedendolo rincasare ne aveva denunciata la scomparsa, è stata prontamente avvisata e convocata dai poliziotti marchigiani a riprendersi quanto le spettava e riportarselo a casa. E così, il nostro eroe comasco, dopo una notte in hotel, rifocillato e coccolato, ha avuto un brusco risveglio che ha messo fine alla sua zemeckiana avventura.
Le sorprese, però, sono belle quando arrivano per tutti. E di questi tempi ce n’è bisogno. La sciura comasca - oltre a essersi macinata 500 km di macchina per recuperare il malcapitato - al suo arrivo ha trovato anche una ciliegina degna di una (ex) wedding cake: il conto dell’albergo da saldare e una multa di 400 euro addebitata all'uomo per la violazione del coprifuoco che dalle 22 di sera alle 5 del mattino vieta l’uscita dal proprio domicilio.
Su come sia andato il tragitto di ritorno in auto verso il Nord lasciamo spazio alla fantasia di chi legge, così come per ipotesi riguardanti la ripresa della vita matrimoniale tra le quattro mura.
Ai miei tempi l’uomo che non deve chiedere mai diceva che andava a comprare le sigarette. Ecco, vedete che succede a voler fare i moderni.
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