Chiudi video
close adblock Il Milanese Imbruttito

Disabilita l'adblock

Ué grandissimo! Ti piace leggere i nostri articoli?
Allora non fare il giargiana, disabilita l’adblock
(così fai girare l’economia, taaac)!

close adblock Il Milanese Imbruttito

Ti ho beccato Giargiana!

Disabilita l’adblock (così fai girare l’economia, taaac)!

Ok

News
rubinritter

Per chi ne avesse le balle piene dei “dietro a un grande uomo si nasconde una grade donna” e della vetusta esaltazione della moglie al costante servizio della carriera del proprio compagno, una ventata di progresso è in arrivo dalla Germania: anche gli uomini possono farsi da parte, con buona pace di tutti i wannabe maschi alfa. 

Il co-amministratore delegato di Zalando Rubin Ritter, il più grande sito di vendita di capi di abbigliamento d’Europa (fatturato da 1,85 miliardi nello scorso trimestre), ha annunciato negli scorsi giorni le proprie dimissioni. Il motivo? 

“Voglio dedicare più tempo alla mia famiglia che sta crescendo. Dopo più di 11 fantastici anni in cui Zalando è stata la mia priorità, sento che è ora di dare alla mia vita una nuova direzione”, sono state le parole del 38enne a capo del colosso tedesco dal 2010. 

Ma non è tutto. Ritter ha infatti precisato come alla base di questa decisione, ci fosse la volontà di mettere le ambizioni della moglie al primo posto: “Mia moglie e io abbiamo convenuto che per i prossimi anni le sue ambizioni professionali dovrebbero avere la priorità”.

Le dimissioni diverranno ufficiali a maggio, interrompendo così anticipatamente un contratto che sarebbe dovuto durare fino al 2023.

In una nota, l’azienda ha infine confermato che saranno Robert Gentz e David Schneider, gli altri due CEO, a guidare Zalando per gli anni a venire.

Beh, che dire. Finalmente una notizia degna di questo secolo. Anche se, considerato che io con la mia ragazza non riesco a farmi da parte neppure per scegliere un film su Netflix, dal confronto col buon Rubin non ne esco benissimo. 

Seguici anche su Instagram, taaac!


Vai all'articolo precedenteIndietro
Il Milanese Imbruttito