Skip to content
Occhio che da lunedì il Quadrilatero della Moda diventa Ztl sorvegliata: attive le telecamere ai varchi / Larry Ellison sorpassa Elon Musk: l’uomo più ricco del mondo ora è il boss di Oracle / Oggi l’ambiente di lavoro conta più dello stipendio: lo dicono 3 italiani su 4 / Nel caso non ve ne foste accorti, ieri Apple ha presentato i nuovi iPhone (tra cui quello più sottile di sempre) / Ernst Knam: “Mi hanno pagato 20 mila euro per una torta. Cracco? Gli ho fatto pulire le piastrelle” / A Milano arriva un’escape room gratuita a tema “Only Murders in the Building”: c’è tempo fino a sabato (ma prenotatevi ora) / No vabbè! Il diavolo veste Prada 2 girerà delle scene a Milano, e si cercano un botto di comparse (ecco dove e quando) / E niente, ci siamo: entro fine anno il caffè al bar ci costerà 2 euro / Chiara Ferragni: affari sempre più in crisi, ma lei dorme serena su un patrimonio di 25 milioni / Milano “nuova capitale mondiale dei super-ricchi e sempre più inaccessibile per i cittadini comuni”. Lo dice il Financial Times / Occhio che da lunedì il Quadrilatero della Moda diventa Ztl sorvegliata: attive le telecamere ai varchi / Larry Ellison sorpassa Elon Musk: l’uomo più ricco del mondo ora è il boss di Oracle / Oggi l’ambiente di lavoro conta più dello stipendio: lo dicono 3 italiani su 4 / Nel caso non ve ne foste accorti, ieri Apple ha presentato i nuovi iPhone (tra cui quello più sottile di sempre) / Ernst Knam: “Mi hanno pagato 20 mila euro per una torta. Cracco? Gli ho fatto pulire le piastrelle” / A Milano arriva un’escape room gratuita a tema “Only Murders in the Building”: c’è tempo fino a sabato (ma prenotatevi ora) / No vabbè! Il diavolo veste Prada 2 girerà delle scene a Milano, e si cercano un botto di comparse (ecco dove e quando) / E niente, ci siamo: entro fine anno il caffè al bar ci costerà 2 euro / Chiara Ferragni: affari sempre più in crisi, ma lei dorme serena su un patrimonio di 25 milioni / Milano “nuova capitale mondiale dei super-ricchi e sempre più inaccessibile per i cittadini comuni”. Lo dice il Financial Times
CONDIVIDI:
Link copiato!

L’avventura tragicomica del nonno che ha portato a casa dall’asilo la nipote sbagliata

Se siete quel nipote un po’ sfigato che prima di sentirsi chiamare con il nome giusto deve aspettare che il nonno passi in rassegna tutto l’albo del parentado al completo, avete già una certa familiarità con ciò che stiamo per raccontarvi. In Toscana, più precisamente ad Arezzo, un nonno ha portato a casa dall’asilo la […]

Se siete quel nipote un po’ sfigato che prima di sentirsi chiamare con il nome giusto deve aspettare che il nonno passi in rassegna tutto l’albo del parentado al completo, avete già una certa familiarità con ciò che stiamo per raccontarvi. In Toscana, più precisamente ad Arezzo, un nonno ha portato a casa dall’asilo la nipotina sbagliata.

L’episodio – indubbiamente grave quanto fantozziano – ha visto coinvolto un anziano che, convintissimo del da farsi, ha ritirato un’omonima di ben 2 anni più piccola e ha passato con lei una bella mezz’ora.

Ad accorgersi del misunderstanding da panico è stato il padre della nana involontariamente rapita, che passato a prenderla si è trovato davanti degli sconcertatissimi addetti del nido e ha quindi chiamato la polizia.

Ma com’è stato possibile un errore così grossolano, vi chiederete dall’alto dell’Alzheimer precoce che a 30 anni non vi permette di ricordare dov’è il famoso qui in cui mettete qualsiasi cosa? Ve lo spieghiamo subito.

Il nonnino in questione ha citofonato al nido e non alla scuola materna, come avrebbe dovuto fare. Ne consegue che, una volta chiesto della nipote, gli abbiano consegnato di default l’unica bambina che rispondeva a quel preciso nome. L’uomo se n’è quindi andato mano nella mano con la piccola, che data la tenera età non ha potuto far presente la situazione.

Inutile dirvi che la vicesindaca Lucia Tanti si è incazzata di brutto e sono in corso tutti gli accertamenti del caso: “L’errore della struttura c’è stato e verrà codificato in capo a chi lo ha fatto con le conseguenze disciplinari previste“. É prassi infatti che i parenti presentino una delega per prelevare i bimbi dalle strutture in modo da evitare spiacevoli incidenti.

La disavventura, comunque, ha avuto il suo lieto fine. Le bimbe sono tornate nelle rispettive famiglie e lo sbadato nonnino, oltre a sentirsi mortificato dalla punta del cappello a quella del mocassino, si sarà beccato un cazziatone epico dalla nuora.

Contando il fatto che certi giorni, se la testa non fosse attaccata al corpo, con molta probabilità ce la dimenticheremmo… qualcuno ha davvero la faccia tosta di puntare il dito? Dai su, che ancora non vi ricordate dove parcheggiate l’auto al supermercato!

CONDIVIDI:
Link copiato!