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Sul digital siamo messi male: l’86% degli italiani non ha la competenze necessarie

Secondo un'indagine di Salesforce l’87% degli intervistati si sente impreparato per i prossimi cinque anni. Nonostante l'insicurezza generale, solo il 17% sta studiando per colmare il divario

Qualche giorno fa vi abbiamo spiegato quali saranno le professioni più gettonate nel Metaverso, oggi però tocca constatare che forse non fanno per noi. Sembra proprio che, parlando di mondo digital, noi italiani abbiamo ancora parecchi cereali sottomarca da mangiare. Secondo uno studio Salesforce, l’86% dei lavoratori italiani ha affermato di non avere le digital skill necessarie per il mondo del lavoro del futuro. Molto bene.

L’indagine di Salesforce, azienda globale specializzata in CRM, si chiama Digital Skills Index, e analizza il livello delle competenze digitali nel mondo. L’analisi si basa sulle risposte di oltre 23mila lavoratori in 19 paesi, tra cui oltre 1.300 dall’Italia. Tutto chiaro, no? In generale ci sentiamo tutti abbastanza inadatti alle richieste del mondo del lavoro del futuro. Quasi tre quarti degli intervistati (un bel 73%) ha ammesso di non possedere le digital skill che le aziende stanno cercando in questo momento e il 76% quelle fondamentali per il futuro.

Apprendere le digital skill sembra una di quelle spunte da aggiungere ai buoni propositi dell’anno, tanto che l’82% degli intervistati ha confermato di avere in programma di apprendere nuove competenze nei prossimi cinque anni. Sappiamo bene però che fine fanno i buoni propositi. E infatti solo il 28% sta già frequentando corsi di formazione. Ma parliamo di noi: in Italia l’86% ha dichiarato di non avere le competenze digitali necessarie alle aziende e l’87% si sente altrettanto impreparato per i prossimi cinque anni. Nonostante questa generale insicurezza, solo il 17% sta muovendo le chiappe per seguire percorsi formativi in grado di colmare questo divario. Non benissimo.

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Secondo Salesforce Index il punteggio dell’Italia riguardo alla preparazione digitale è attualmente di 25 su 100. Figa che scarsi. C’è da dire che la media mondiale è 33, ergo parliamo di un problema generale. I più giovani in realtà si sentono padroni dei social media e della navigazione sul web, ma queste competenze non sono abbastanza. Più di due terzi di tutti gli intervistati della Generazione Z (il 64% a livello globale, l’81% in Italia) ha infatti affermato di possedere competenze avanzate sui social media, ma solo meno di un terzo (uno su cinque in Italia) ritiene di possedere le competenze digitali più avanzate necessarie in questo momento alle imprese. Quindi ok, sapete usare Instagram. E poi?

Stando al Salesforce Index i più giovani sono comunque convinti di riuscire ad apprendere nuove competenze, tanto che a livello globale oltre un terzo della Generazione Z si sta attivamente formando per le competenze necessarie nei prossimi cinque anni, contro uno scarsissimo 12% dei Baby Boomer. Un divario molto simile anche nel panorama italiano. Infine un dato curioso: i più giovani della Generazione Z e i Baby Boomer (che per chi non lo sapesse sono i matusa nati tra il 1946 e il 1964) riconoscono le collaboration technologies come priorità per lo svolgimento del proprio lavoro. Non ne sono convinti invece Millennial e appartenenti alla Generazione X, quelli con le età di mezzo insomma, secondo cui è più importante formarsi in materia di e-commerce e commercio digitale. Oh, mettiamoci d’accordo.

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