Il mondo del lavoro sta cambiando, lo sapete. La pandemia ha dato uno sprint a un'evoluzione che comunque era già in atto. Lo confermano i dati, ma anche i professionisti: smart working, lavoro per obiettivi, nuove tecnologie saranno sempre più presenti, quindi a dipendenti e capi d'azienda tocca fare un upgrade per non restare indietro. Nel mondo del lavoro del futuro (molto prossimo) si delineeranno, in particolare, cinque trend che è importante conoscere e che ha spiegato bene Federico Pedron, founder di Zwap, a GQ Italia.
Riunioni virtuali. Con la pandemia e la necessità di praticare lo smart working, ci siamo resi conto che alla fine per incontrarsi non è necessario un appuntamento live. Collegarsi con un dispositivo, che sia smartphone, tablet o pc/Mac, va benissimo. "Se prima si dava per scontato che un business meeting dovesse essere in presenza, ora si è consapevoli che anche i meeting online consentono di costruire rapporti basati sull’empatia e sull’affinità di intenti e ambizioni", ha confermato Pedron. Sembra poi che la videochiamata riesca a mettere più a proprio agio gli interlocutori, che magari vis a vis si sentirebbero maggiormente impacciati. In futuro ci porteremo dietro i vantaggi di questa scoperta: via libera ai meeting, ma digital.
Smart working, e non per forza da casa. Come abbiamo detto, la pandemia ha accelerato il processo di evoluzione del mondo del lavoro verso un modello più flessibile. Figa, non è obbligatorio stare in office a tutti i costi, si può lavorare ugualmente (e talvolta pure meglio) anche a distanza. Che non sempre vuol dire da casa. Anche dal mare, dalla campagna, dalla montagna, da dove ci pare e piace. In gergo: workation. Il lavoro è lo stesso, ma vuoi mettere la qualità della vita? La vera scoperta, poi, è che la distanza non è affatto un ostacolo per i rapporti interpersonali. "La geografia degli spazi di lavoro si è completamente ridisegnata - ha confermato il Pedron - La distanza fisica ha ormai smesso di essere un ostacolo, per diventare un’opportunità. Questo paradosso fa sì che oggi sia possibile entrare in contatto con persone molto lontane con la stessa naturalezza con cui incontriamo chi prima incontravamo nel nostro luogo di lavoro. Il vero vantaggio competitivo per i professionisti del futuro sarà proprio quello di coltivare le capacità di costruire e mantenere nel tempo relazioni di valore sia on che offline". Chiaro.
L'importanza delle community virtuali. Tempo fa, per fare contatti era necessario andare nei posti giusti, incontrarsi, partecipare ad eventi ad hoc. Adesso e in futuro, invece, sarà necessario essere più sgamati nel cercare contatti online. Come ha confermato Pedron "È e sarà sempre più importante entrare a far parte delle cosiddette community verticali, community più ristrette dove però è più facile per il professionista generare connessioni realmente autentiche e di valore all’interno di un ecosistema per lui rappresentativo". Non è la quantità che conta, ma la qualità. Un classicone che però, in questo caso, è davvero pennellato. Oh, questo non vuol dire che l'aperitivo di lavoro è da cestinare: è easy, crea atmosfera, fa situazione. Però non dev'essere più l'unica via per fare networking, ecco.
Digital. Raga, non ce n'è. La tecnologia sarà sempre più importante quindi urge stare al passo. "La trasformazione digitale che ha travolto il mondo del lavoro ha portato con sé un insieme di cambiamenti tecnologici, culturali, organizzativi, sociali e manageriali significativi. Questo processo integra e coinvolge l’intero ecosistema portando trasparenza, condivisione e inclusione di tutti i partecipanti. Si tratta di uno strumento democratico, che porta maggiore efficienza, migliore operatività e riduzione dei costi", ha spiegato Pedron.
Infine, la comunicazione tra colleghi. Lavorare a distanza è il futuro, ma per farlo bene occorrerà una migliore affinità tra i colleghi. Se non si lavora nello stesso ufficio, o magari nella stessa città, se non ci si vede e se i meeting si organizzano via Zoom, ecco che la sintonia fra collaboratori deve essere al top, altrimenti viene fuori un casotto. Il Pedron ce lo conferma: "Sarà sempre più importante mantenere e consolidare i rapporti con quei colleghi che ora si incontrano meno di frequente, almeno in presenza. La comunicazione interna spesso trascurata, attraverso l’utilizzo di tutti quegli strumenti tecnologici a disposizione delle aziende e dei professionisti, avrà un ruolo fondamentale per mantenere viva e ampliare la rete di contatti interni, tra dipendenti, manager e collaboratori". Tutto chiaro raga?
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