Avete mai pensato a cosa si provi nel restare appesi nel vuoto sulle travi sopra San Siro? Figa, certo che no! Perché mai dovremmo pensare una roba del genere, giusto? E invece dopo aver visto il video di quel pazzo di Adam Lockwood appeso nel vuoto sopra la curva Nord del Meazza, ora non riusciamo a pensare ad altro. Il 20enne inglese, di professione urban climber, a fine marzo ha pubblicato un video nel quale mostra la sua folle impresa: appendersi ai tralicci che sorreggono la copertura della Scala del calcio, restando appeso per alcuni secondi a oltre 60 metri di altezza. Crazy totale. Va che roba.
Adam Lockwood è anche conosciuto con il nome d'arte Nuisance ovvero fastidio, seccatura. Che è poi esattamente il fastidio che si prova a guardare il video, con un misto però anche di attrazione (va detto). "Avevo avuto quest'idea due anni fa, ora è realtà", ha scritto Lockwood sui propri social, postando video e foto dell'impresa. Lo spericolato ventenne ne ha poi parlato al Daily Mail. "Mi piace semplicemente guardare in basso e vedere tutto il mio corpo sospeso sopra qualunque cosa. Solo che le sbarre erano ricoperte di una polvere densa che le rendeva un po’ scivolose, ma niente di grave". Niente di grave hai detto? Un po' scivolose? Ussignur.
Oh, gli piace l'adrenalina all'Adam. Non molto tempo fa è salito in cima alla Torre Agbar di Barcellona, una sbirciatina di 143 metri nel vuoto e via. Ma è salito anche sulla centrale elettrica croata di Plomin, una roba di 340 metri; fa impressione solo a scriverlo. "Il free climbing per me è un’occasione per dimostrare qualcosa a me stesso, e solo a me stesso, e un’opportunità per far lavorare il mio corpo e la mia mente insieme, perfettamente. Provo delle grandi emozioni, è una sensazione incredibile e ogni volta che una salita diventa più difficile le sensazioni aumentano". Talmente spavaldo, il ragazzo, che nel novembre 2020 ha pure pensato di appendersi nudo al braccio di una gru di quasi 200 metri a Benidorm, in Spagna.
Che poi Adam non la vive mica come un'attività rischiosa eh. Cosa volete che sia. "Quando mi arrampico sono solo io contro di me. Se cado, è colpa mia, ma non faccio mai nulla per cui non sia preparato fisicamente o mentalmente e non lo farò mai, quindi penso che sia incredibilmente sicuro". Mah, se lo dice lui. "Quello che faccio è così speciale per me e non voglio rinunciarci, non importa quali leggi ci siano o quanto le persone affermino che sia pericoloso". E ancora, "Non vedo quello che faccio come pericoloso, penso che se fosse pericoloso come la gente crede, mi sarei ferito o sarei morto diversi anni fa. È come guidare, gli incidenti accadono ma di solito è dovuto ad altre persone". Ecco, questa è una pirlata. E bella grossa pure. Gigantesca, proprio come San Siro.
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