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Bella idea: un’azienda indiana concede mezz’ora di sonnellino post pranzo ai suoi dipendenti

I 677 dipendenti avranno dalle 14 alle 14:30 per stendersi sul divanetto e dormicchiare. Del resto gli studi parlano chiaro: basta un riposino di 26 minuti per migliorare le prestazioni

Imbruttiti, quante volte ci è capitato, in office, di avere il classico abbiocco post pranzo? Proviamo a tamponare il rincoglionimento con litri di caffé, ma certe volte è davvero dura. Certe volte solo un sano e godurioso sonnellino potrebbe davvero farci riprendere. Lo sa bene l’azienda Wakefit di Bangalore, nell’India del Sud, che ha deciso di riconoscere il diritto al pisolino ai suoi lavoratori. Del resto, cosa potevamo aspettarci da un’azienda di meterassi se non grande attenzione all’importanza del sonno? Niente di meno.

Certo, va detto che il tempo non è moltissimo. I 677 dipendenti avranno dalle 14 alle 14:30 per stendersi sul divanetto e dormicchiare. Se tra di loro ci sono persone che faticano a prendere sonno, difficile che mezz’oretta basterà. Ma oh, comunque apprezziamo l’idea, per carità. Uno studio della Nasa ha infatti rivelato che che un pisolino di soli 26 minuti migliora le prestazioni del 33%, e un altro studio, questa volta di Harvard, ha scoperto che le pause nanna prevengono i burnout. L’azienda indiana, però, non è certo una pioniera: sono anni che diverse big americane consentono 20 minuti di sleep ai dipendenti, tipo Google. Ben 12 anni fa il colosso di Mountain View ha piazzato nella sua sede alcune poltrone chiamate EnergyPod, pensate apposta per rilassarsi e pisolare fra una mattinata e un pomeriggio di lavoro. 

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Ma pure la Nextbeat Co., fornitore di servizi di information technology, che negli office di Tokyo ha introdotto addirittura due camere da letto, una per uomini e una per donne. Una roba seria eh, con aromaterapia e i dispositivi che attenuano i rumori esterni. “Un sonnellino può fare tanto per migliorare l’efficienza, proprio come la dieta equilibrata e l’esercizio fisico”, ha dichiarato all’agenzia di stampa Kyodo Emiko Sumikawa, membro del consiglio di amministrazione Nextbeat. Mitico. Ma di aziende avanti, da questo punto di vista, ce ne sono: Crazy, che si occupa di organizzare matrimoni, ha deciso di premiare i dipendenti che dormono almeno sei ore a notte (li controllano con una speciale app) con punti che possono utilizzare per acquistare cibo nella caffetteria aziendale. Possono arrivare a max 514 euro all’anno, pensate. 

I numeri parlano chiaro. Da una ricerca della Sleep Foundation risulta che il 34% degli americani può spararsi una pausa nanna post pranzo e il 16% lavora in aziende dotate di stanze per il relax. Qualcosina c’è anche in Italia, ma più che altro iniziative delle succursali di granzi aziende yankee tipo Microsoft Italia. Qui sono state create le nap room, per regalare benessere e migliorare creatività e produttività. Che ne dite Imbruttiti… vi piacerebbe godere di questa possibilità nel vostro ufficio?

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