Raga, nella City c'è un villain di quelli che meriterebbero un film Marvel tutto per loro, altroché. La chiamano la nonnina truffatrice, ed è un'anziana donna che sta seminando il panico tra i commercianti di Milano perché li deruba senza che se ne rendano conto. Anzi, sono loro stessi a consegnarle i soldi, ipnotizzati dai suoi occhioni azzurri. Che roba.
Al momento la nonna-truffatrice ha colpito almeno quattro attività commerciali milanesi, stando alle testimonianze raccolte finora dal Giorno: il bar caffetteria napoletana Sciuscià di via Ponchielli, traversa di corso Buenos Aires, la panetteria-pasticceria Bollani Milano dal 1930 di via Ripamonti, il Bistrò 23 di via Principe Eugenio e Vintage Parrucchieri di via Parmigianino. Il modus operandi della potente vegia è sempre lo stesso: si presenta, "affabile, socievole, con accento milanese impeccabile, come fosse una vecchina di quartiere", hanno dichiarato dalle vittime. Dice di conoscere il titolare (se si trova di fronte a un dipendente), "sapendo ogni cosa: il nome e persino il motivo della sua assenza". Poi, se si trova in un bar o in un locale, chiede di poter prenotare tavolini per la festa della figlia e si fa incartare vassoi di pasticcini da portare a casa insieme a bottiglie di prosecco e altri alcolici. Dal parrucchiere, invece, ha chiesto di poter acquistare una piastra e un phon, sempre da regalare alla figlia, e ha prenotato un appuntamento per piega e taglio. Al momento di pagare, però, ups si accorge di non avere money. Allora chiama un fantomatico marito, "l’ingegnere Bellotti", oppure "l’ingegnere Borelli" o "l’avvocato Brambilla". Figa che fantasia.
Ad ogni colpo la sciura cambia look, per non destare sospetti: a volte c'ha i capelli grigi, a volte rossi, a volte sciolti a volte legati. Talvolta con occhiali dalla montatura dorata oppure con una sigaretta in mano, manco fosse la protagonista di un film noir. A un certo punto chiede ai negozianti: "Avete il resto di una banconota da 500 euro?". I malcapitati rispondono di sì, e lei chiede di farsi accompagnare a casa con i prodotti, dicendo di abitare qualche portone più in là, in modo che il marito possa consegnare direttamente la banconota. E lei, intanto, già si è fatta consegnare il resto dai commercianti, che solitamente sono 100 o 200 euro. "Il tempo di cercare il campanello, e lei è sparita. Oppure dice di citofonare mentre intanto va ad acquistare la torta e i fiori. E si volatilizza con i soldi", hanno spiegato le vittime.
"Non so come è successo ma pur non avendo nulla, le ho dato in mano 180 euro", ha raccontato una parrucchiera. "Quando mi ha stretto la mano, mi sono sentita narcotizzata. Aveva speso 280 euro, è riuscita a farsi dare il resto da noi" ha raccontato una coppia di baristi. Intanto Sciuscià ha presentato denuncia ai carabinieri. "Io mi auguro che riescano a individuare la signora visionando le telecamere di corso Buenos Aires. Quando è sparita dalla vista di mia moglie, suppongo sia salita su un’auto parcheggiata strategicamente a poca distanza. Dalla targa si potrebbe risalire alla truffatrice. Intanto è importante continuare a parlarne, in modo che sempre più persone stiano in guardia". Da un lato dispiace per i poveri derubati, chiaro. Dall'altro, però, che super power deve avere 'sta donna per intortare così la gente solo con uno sguardo?
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