Oh, questa cosa si può fare a settembre, non casca il mondo - disse il boss agli schiav...ehm, ai sottopost...ops, all'affiatato team di collaboratori orientato al problem solving. Evvai, si parte per le ferie, cazzomene cazzi vostri! - pensò ogni singolo essere con sembianze umane che bivaccava intorno alla roundtable, in costante ricerca della frescura abbracciato al fancoil del climatizzatore. In tutti gli office e i posti di lavoro di Milano, Inculhinterland e Giargiania, è sempre la solita solfa. Una pantomima che si ripete ogni fine luglio.
Si deve tirare come dei matti, sino all'ultimo a impilare fatture. Con sottile sadismo il mega boss tergiversa prima di comunicare urbi et orbi il tana libera tutti. Con un magnanimo sorriso stabilisce di colpo che le cose urgenti diventano non prioritarie, progetti strategici e importantissimi sono addirittura rinviabili. Le riunioni si possono cancellare con un clic, il tutto senza che nessuno scleri.
Tutti che dentro di sè godono come dei cammelli, ma fuori zero. Impassibili, guai a esternare troppo la propria contentezza, limitarsi a fingere di prendere appunti sui progettini da deliverare subito dopo l'estate. Proprio lì, in quel breve attimo magico, in cui lo sbatti si sospende, come per un incantesimo si diffonde la consapevolezza che - a meno di lavorare al reparto cardiochirurgia del Niguarda - nulla è cosi URGENTE!!! come vogliamo fare credere, scrivendolo proprio così, maiuscolo seguito da tre punti esclamativi, nell'oggetto di novantanove mail su cento.
Vi dirò di più. In quel preciso momento vale tutto, basta settare l'out of office sulla mail con congruo anticipo. Avrò limitato accesso alla mail sino a settembre. Ergo, inutile che facciate resend e solleciti a nastro, non vi risponderò nemmeno sotto tortura. Anzi, sapete che vi dico, forse lascerò la casella piena per farla saturare dopo poche ore. Attacattevi all'allegato!
Sì, ok, non è tutto semplice. Resta un po' di sbatti residuo perchè molti pretendono una reperibilità telefonica (anche video) - pure quando non dovreste essere reperibili visto che nessuno vi paga per quello - però basta dire che ci si trova in posti offline, dove non arriva nemmeno il doppino di rame. Scusami, qui non prende bene...zzzz. (cane che abbaia)....zzzz (nano che piange)....zzzz...caduta la linea. Già perchè in agosto come per magia gli italiani vivono in un cono d'ombra digitale e analogico, sono tutti andati in ferie in mezzo alle montagne del Tibet, nella Savana o al Polo Nord. In realtà molti sono con una SIM sconosciuta a capo e colleghi, a farsi le stories sulla spiaggia, in disco o mentre giocano a Padel con Bobo Vieri e la sua combriccola.
Inutile dire che quando arriverà settembre, ossia molto presto perchè un mese vola, la gran parte dei tasks fondamentali rinviati a fine luglio non ce li ricorderemo neppure. Agosto è il miglior colpo di spugna per tagliare le attività inutili, i rami secchi che si trascinano dalle primavere creative di cellule impazzite dell'organigramma aziendale. E poi lo vediamo a settembre è un concetto vago. A parte che prima bisogna inserire i nani all'asilo, tergiversare sino a quando quelli più grandi andranno a scuola. Poi fino al 21/09 sarà estate, quindi inizia l'autunno, stagione molto busy.
Tornati dalle ferie occorre prepararsi psicologicamente per l'ultimo quarter, quei tre mesi in cui tutti gli sbatti dovranno essere concentrati sul portare a casa il risultato di fine anno. Manco novanta giorni e bisogna già organizzare la cena aziendale per le strenne natalizie, figa quest'anno arriveremo a mangiare il panettone? Cari Imbruttiti, anche per noi è arrivato il momento magico. Buone vacanze e ci ribecchiamo a settembre, sì ma con calma! Take it easy e zero sbatti.
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