Come la vedete una Milano-Meda in bicicletta? Anzi, visto che ci piacciono gli acronomi, facciamo una bella MI-ME con superciclabile. Durante la Settimana europea della Mobilità sostenibile, infatti, è stato presentato il progettino di una ciclovia verde di 23 km che attraverserà nove comuni tra Brianza e Milanese. I vantaggi sono tanti, a partire da quello ambientale. "Un semplice intervento come un percorso ciclopedonale è importante per salvaguardare il paesaggio e gli ultimi spazi agricoli di uno dei territori più urbanizzati d’Europa e contribuisce a migliorare la qualità della vita di più di 350 mila abitanti che giornalmente avranno la possibilità di abbandonare il traffico alle loro spalle e percorrere la distanza che li separa dal luogo di lavoro, dalle scuole e dai vari siti di interesse con una mobilità più dolce e a contatto con la natura" ha commentato Luca Santambrogio, presidente della Provincia e sindaco di Meda.
Volendo, quindi, si potrà pedalare per parte del tracciato (o per tutto eh, se ce la fate) attraversando i comuni di Meda, Seregno, Cesano, Desio, Varedo, Nova nella provincia brianzola oltre a Paderno, Cinisello e Cusano nella città Metropolitana. Un'idea che piace perché pennellata per favorire la mobilità sostenibile, tassellino utile a quel mosaico di operazioni necessarie per combattere - per quanto possibile - il problema dell'inquinamento a Milano e dintorni. "La MI-Me va in questa direzione perché la gestione del trasporto pubblico continua a rappresentare una spesa elevata per i bilanci degli enti locali e la riduzione di questa spesa attraverso trasporti efficienti dal punto di vista energetico potrà dunque sostenere infrastrutture di trasporto accessibili e sostenibili" ha spiegato ancora Santambrogio.
E poi spunteranno alberi come funghetti, che è sempre una cosa buona e giusta. Per la precisione, si realizzeranno 2.300 fasce boscate con la messa a dimora di 500 alberi. La MI-ME ha già pronti anche i cartelloni, con triangoli verdi e l’immagine di un riccio che simpaticamente si fa rappresentante della mobilità dolce. L'obiettivo principale - come spiegato anche da Arturo Lanzani, Presidente del Parco GruBrìa che ha cofinanziato il progetto - è quello di creare le condizioni affinché la gente inizi ad usare più spesso la bici, mollando giù l'auto. Why not, magari per andare al lavoro o a scuola, o dove andrebbe di solito in macchina. "Il disegno del sistema infrastrutturale a mobilità dolce è improntato al duplice obiettivo di collegare e rendere fruibile il vasto territorio del Parco e di ricucire la maglia frammentata delle reti ciclopedonali comunali urbane", ha detto.
Vabbè ma quindi, direte voi, è già operativa 'sta superciclabile? Fermi lì. Adesso manca uno stel fondamentale, quello della richiesta di un finanziamento in Regione per l’attuazione dell’opera. Comunque c'è già il via libera dei libera dai comuni coinvolti che hanno garantito alla Provincia, al parco Grubrìa e alla Città Metropolitana, la massima collaborazione.
Dai, sembra una figata.
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