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Il sabato del villaggio è diventato sempre di più un sabato al centro commerciale, soprattutto negli ultimi 10 anni. Con buona pace di Leopardi che magari avrebbe trovato una Silvia o una Teresa che se lo filava mentre era in fila per il bubble tea. Adesso le donzellette hanno solo l'imbarazzo della scelta di dove trovarsi con le amiche, e a breve ci sarà anche una nuova campagna da conquistare. A metà novembre apre il Merlata Bloom, nuovo shopping mall da 70mila mq nella zona nord-ovest della città e per essere precisi tra il Milan  Innovation District (o MIND) e Cascina Merlata. Parlando di numeri, che ci piacciono sempre tanto, sono previste 210 insegne, con molti brand che per la prima volta entrano in un centro commerciale italiano, 43 unità food&beverage oltre ad aree verdi e per l’intrattenimento.

Anche l’architettura vuole stupire con una grande cupola di vetro e legno e le gallerie dei negozi che si diffondono negli spazi insieme alle passerelle di collegamento tra interno ed esterno. Previsti poi un mega supermercato (Esselunga, of course), un cinema multisala, un villaggio per famiglie e un giardino d’inverno con terrazza. Attenzione particolare poi verso il consumo energetico e la sostenibilità. Okay, sembrano tutte cose già viste in altri centri, il giardino d’inverno con terrazza però potrebbe diventare la vera chicca che attrae tutti gli inguaribili romantici del Natale, della neve e della cioccolata calda. Riferimenti a persone o fatti realmente conosciuti è del tutto causale, ovviamente.

A tutta questa parata si aggiunge anche un progetto di ulteriore riqualificazione della zona con abitazioni, molte già occupate, scuole e il futuro campus scientifico dell’università Statale. La domanda però sorge spontanea: ne avevamo davvero bisogno? Negli anni infatti sembra che i centri commerciali stiano spuntando in ogni dove. Ci sono già il CityLife con tutta piazza Tre Torri; Il Centro ad Arese, superato il casello dell’Autostrada; il Bicocca Village; Lo Scalo Milano; Fiordaliso a Rozzano, MilanoFiori ad Assago e il centro Vulcano a Sesto San Giovanni. Da non dimenticare poi Westfield Milano che doveva aprire nel 2019 e prometteva di diventare il centro più grande d’Europa con quasi 200mila mq di spazi in zona Segrate. Progetto congelato durante la pandemia, ma ripreso a luglio di quest’anno con la macchina dei lavori che è ripartita.

Iniziamo a dire che i centri commerciali fanno soldi. Solo Il Centro ad Arese, per esempio, ha fatturato circa 600milioni di euro nel 2022. E i dati di quest’anno sono ancora migliori e hanno quasi del tutto cancellato i brutti ricordi della pandemia. I numeri della prima edizione dell’Osservatorio Cncc - EY sull’andamento dei centri commerciali, mostrano un aumento del +7% nelle vendite dei primi sei mesi del 2023 rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. A trascinare gli incassi c’è al primo posto la ristorazione, niente fa venire più fame di una sessione di shopping fatta bene; segue la cura della persona (quella beauty routine coreana non si farà mica da sola), cultura e tempo libero, regali e abbigliamento. Anche se non è chiaro se i regali a noi stessi, che ci meritiamo sempre, in quale categoria rientrino.

Vogliamo poi parlare delle vibes da film americani con cui siamo cresciute? Da metà anni ’90 a inizio 2000 la vita di qualsiasi teenager o famiglia media made in USA ruotava intorno al mall di turno. Nella memoria due scene iconiche. La prima quella di Ragazze a Beverly Hills con Brittany Murphy che viene sollevata oltre la balaustra dai due ragazzi con cui sta flirtando e la seconda in Mean girls con tutti gli studenti intorno alla fontana stile animali della giungla. Come resistere quindi? Solo che adesso siamo tutte e tutti un po’ più grandi, la carta di credito è la nostra e a seconda del tuo stato di famiglia si giudica come si vestono gli altri genitori, ma soprattutto come hanno vestito i loro figli o si roteano gli occhi appena compaiono i suddetti parents con pargoli.

Ultima, ma non ultima, la comodità. Avere in un solo posto negozi di abbagliamento, cibo, beauty, tecnologia, case, auto, fogli di giornale è innegabilmente una figata. In un solo colpo hai tutto a portata di mano. Gli sbatti per il parcheggio e il suo costo ridotti a zero o quasi. E poi non so voi, ma per me è il giusto compromesso tra il voler stare con altre persone, ma non troppo. Insomma, il mio spazio vitale prima di tutto e in un centro commerciale da 70.000mq lo spazio sicuro non manca.

 

Autore: Giulia Cannarella

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