Dear Brielle Asero, la tua storia ha fatto il giro del mondo, ha diviso il web, ha moltiplicato i commenti (+13000!) ... e adesso beccati pure il nostro! Per chi non lo sapesse, Brielle ha 21 anni e fino a poco tempo fa studiava marketing mentre faceva la TikToker... o faceva la TikToker mentre studiava marketing, che poi non c'è molta differenza, però a un certo punto Brielle decide che vuole un lavoro vero: lo cerca per 5 mesi e lo trova, proprio in un ufficio che si occupa di marketing.
Wow! Dirà qualcuno, che fortuna! E invece Brielle, più della fortuna di aver trovato ciò che ha cercato, nota tutta una serie di sbatti tipo: vestirsi, uscire di casa, prendere un treno, stare in ufficio (a fare qualcosa, magari), riprendere il treno, tornare a casa. Insomma, alla sera non c'è tanto tempo per cazzeggiare, uscire, andare in palestra... perché la mattina dopo si torna al lavoro. "Non ho il tempo o le energie per fare niente: per fare esercizi, cucinare - si è lamentata la ragazza sui social, specificando che ci mette "fucking forever" per arrivare al lavoro. "In generale, lavorare dalle 9 alle 17 è da pazzi: io ci metto una vita ad andare a casa. Lo so che potrebbe essere peggio, potrei lavorare più ore…ma come faccio ad avere tempo per uscire con un ragazzo?".
Va bene, Brielle, ci sei rimasta un po' male: hai capito che a volte lavorare non è solo mettersi davanti a un video e creare contenuti, però, dai: hai 21 anni! Sarai andata a scuola in vita tua? Avrai visto un po' di mondo oltre quel fazzoletto luminoso davanti al quale fai video? Avrai immaginato che andare a lavorare vuol dire principalmente "andare" e "lavorare"?! E che sì, essendo queste azioni che prevedono movimento - anche neuronale - un po' di fatica la senti.
Brielle, alla tua età dovresti essere piena di brio, "saltare i fossi per la lunga" come si dice nella Bassa, e invece frigni a favore di smartphone come se ti avessero all'improvviso costretto a una vita senza semi-permanente sulle unghie. Non siamo qui a proporti di immergerti in una serie di documentari sul lavoro minorile, che magari scambieresti per una serie di Netflix, ma dai, una doccetta di realtà non farebbe male. Tu vorresti una vita in smartworking, ma per andare in smart bisogna sapere soprattutto come working... e se non ti fai un po' di c*** alla tua età, quando te lo fai?
Comunque, Brie, formaggina nostra, hai appena cominciato, un po' di pazienza! Dici di non aver tempo di far nulla, come uscire di casa e incontrare ragazzi... ma guarda bene: esci di casa tutti i giorni e prendi almeno due treni: qualcuno lo incontrerai pure! Senza contare che non ti devi beccare né il traffico in tangenziale, né il Passante all'ora di punta, né la stazione Garibaldi il giorno in cui esonda il Seveso. Asciuga le lacrime, Brielle! Rispondiamo noi alla tua domanda: "Come fate ad avere una vita con un lavoro dal 40 ore la settimana?". Semplice: mettiamo a frutto le altre 128 ore! E adesso una domanda te la facciamo noi: ma com'è possibile che in 5 mesi che hai cercato questo lavoro non ti è venuto in mente che ci devi mettere il tempo per arrivarci?! Non te ne sei accorta quando sei andata al colloquio? Non hai messo l'indirizzo su Google Maps?
Comunque, visto che il lavoro ti piace e “se fosse un lavoro a distanza, stacchi alle 5 e sei a casa", la soluzione è molto semplice: cambia lavoro, bussa ad altre porte... in pratica, passa da TikTok a Toc Toc... e vedrai che qualcosa si muove!
Autore: Daniela Faggion
Seguici anche su Instagram, taaac!