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No vabbé, padre e figlio hanno cercato di rubare una moto all’Eicma fingendosi operai

Due tedeschi, padre e figlio, hanno provato a rubare una Kawasaki del valore di circa 11mila euro fingendosi operai. Ma hanno vinto solo un soggiorno a San Vittore.

Oh, alla fine c’era della strategia. Se vuoi rubare qualcosa, perché non farlo davanti agli occhi di tutti in maniera assolutamente insospettabile? Casa di Carta docet. E allora ecco trovata la location perfetta: l’Eicma di Milano, che si è tenuto dal 9 al 12 novembre nei padiglioni di Fiera Milano a Rho. Parliamo quindi dell’esposizione internazionale delle due ruote, del tempio del ciclo e motociclo. Una vetrina arrapantissima per tutti i patiti del genere, ma pure per due aspiranti Lupin che si sono detti “Oh, sai che c’è? Adesso proviamo a fot*ergli una moto davanti agli occhi”. I ladri di questa storia sono due tedeschi (hai capito i mangia crauti?), padre e figlio (andiamo bene) sgamati mentre si fingevano operai al lavoro nella fiera.

L’uomo, 55 anni, e il figlio di 18 (entrambi con precedenti) sono stati beccati mentre tentavano di portar via in modo illecito una Kawasaki KX 250X del valore di circa 11mila euro (non c’era niente di più costoso? Dai, principianti) che si trovava esposta insieme a moltissime altre all’interno di un padiglione. Il tutto è accaduto alle 9.30 di lunedì, quando il 18enne si è accodato a tre operai (veri) intenti a portare via le moto. “Sì, buongiorno sono anche io un operario. Devo portare via questa Kawasaki”, avrà detto il ragazzo. Lì per lì, i tipi dello stand gli hanno pure creduto. Alla fine, why not. Poi però, il personale addetto allo smantellamento della fiera durante la chiusura del Salone, ha notato che una delle moto (quella rubata, appunto) non era segnata sulla bolla di trasporto. Cioè, gli operai dovevano portarne via 3, non 4. OMG!

I Carabinieri del Nucleo Centro Fiera si sono subito attivati, bloccando tutte le vie d’uscita della location per effettuare la perquisizione. Tempo zero e la moto è stata trovata al cargo 3, all’interno di un furgone immatricolato in Germania. All’interno c’erano il ragazzo e il padre, quest’ultimo di origine slovena, che probabilmente si è unito al figlio per dargli una mano con il magheggio. Poteva essere un furto epico per i due, che già si immaginavano di tornare a casa in pompa magna sulla Kawasaki nuova di pacca. Niente da fare: adesso dovranno rispondere di furto aggravato. Ma alla fine raga, un po’ di comprensione. Quanti di noi, a 18 anni, abbiamo chiesto a papà: “Mi regali una moto?”. Ecco.

Un soggiorno a San Vittore va bene uguale?

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