Più di cento anni fa, Pirandello scriveva Sei personaggi in cerca d’autore. E ora, anche Lazzaro Santandrea cerca il suo autore, o almeno il suo spirito: Andrea G. Pinketts. Non lo troverà sicuramente più seduto ad aspettarlo al locale Le Trottoir à La Darsena di Piazza Ventiquattro Maggio, dove lo si poteva beccare, da una certa ora in poi, intento a scrivere le sue storie noir, e pure un po' grottesche, ambientate nella sua Milano. Potremmo sentirgli dire: "È come se a Manzoni avessero asfaltato il lago di Como", frase che il nostro ha effettivamente pronunciato quando, nel 2013, il locale venne chiuso per inottemperanza alle norme sulla sicurezza. Dai su, anche voi, troppa gente e troppo rumore. Il "Trott", così soprannominato da Pinketts, close down, abbassa la serranda, insomma, chiude per sempre. Al suo posto, apre l'Osteria del Binari, trattoria milanese già presente in via Tortona e gestita dalla società Taboga Sas, il cui progetto tecnico ha conseguito il punteggio più alto.
È una storia di dazi, o meglio, di ex caselli daziari. Il Comune di Milano lo ha messo a bando lo scorso agosto insieme ad altri due ex caselli in piazza Cinque Giornate. E così il nuovo canone è salito alle stelle e ha raggiunto quota 97mila euro all'anno, più che raddoppiando la cifra a base d'asta di 44.987 euro. Raga, se vi state già facendo due conti per capire quanto vi faranno pagare il prossimo Spritz, sappiate che i nuovi inquilini dovranno pagare oltre 8mila euro di affitto al mese. Fate voi!
Michelle Vasseur, proprietaria de Le Trottoir, è parecchio delusa e ci crediamo perché viene sfrattata dopo aver sganciato fior di quattrini per riqualificare la struttura. Vasseur lo aprì nel 2003 e, da allora, ha sempre ospitato diversi scrittori in cerca di un pubblico per presentare i propri libri, musica dal vivo e mostre d’arte. Tra i frequentatori più fedeli, appassionati a quell'atmosfera scanzonata e bohémienne, si poteva incontrare anche Philippe Daverio che tra quei tavoli teneva lezioni d'arte. La preoccupazione di Vasseur è anche legata al timore che si perda la memoria di Pinketts. Nello spazio di 335 metri quadri, diviso su tre livelli, è infatti presente una sala a lui dedicata. Non solo Pinketts aveva trovato nel Trott una seconda casa, ma anche Malika Ayane è legata a questo storico locale. Iniziò a lavorare qui da giovanissima, nei panni di cameriera e cantante. Le sue celebri esibizioni del venerdì sera la fecero notare dal musicista e produttore Ferdinando Arnò, che dopo averla sentita cantare decise di puntare su di lei. Prima come voce di alcuni jingle pubblicitari, poi dandole la possibilità di firmare un contratto discografico con la Sugar. Sì però, noi notati per caso mai.
La titolare del locale in Darsena ha già fatto sapere che presenterà ricorso al Tar contro la decisione del Comune. Dal canto suo Emmanuel Conte, assessore al patrimonio, dice: "Continuiamo a perseguire un obiettivo di gestione degli immobili dinamica e coerente con i cambiamenti sociali, economici ed urbanistici della città. Il patrimonio comunale è il risultato delle tante città che Milano è stata ed assolve ad un complesso variegato di funzioni fondamentali per lo sviluppo della città. In questo contesto il piano di valorizzazione degli ex caselli doganali è non solo una ricerca di messa a reddito, se pur necessaria considerando la stretta sulle finanze degli enti locali, ma tende a ricollegarli alla vita quotidiana della città, rendendoli spazi attrattivi e accessibili".
Noi non c’abbiamo capito nulla ma una cosa è chiara: Le Trottoir chiude per sempre. Salvo colpi di scena, di quelli belli da romanzi che a Pinketts piacerebbero sicuro.
Autrice: Monica Falcinella
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