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Sicuro sicuro avrete beccato qualche volta pure voi il furbone o la furbona di turno che - per entrare in metro senza biglietto - s'è messo a fare il salto del tornello. Sperando che il marcione di turno non siate proprio voi, ma confidiamo di no. Bè, per l'evasione tariffaria sono cominciati tempi duri: nella stazione M3 di San Donato, capolinea della linea gialla, sono stati installati i primi quattro tornelli anti-salto. Entro la fine di febbraio in tutta la stazione verranno piazzati nuovi varchi, 27 in tutto. Bye bye saltatori del tornelli, vi tocherà andare a fare i Gianmarco Tamberi da un'altra parte.

Sì perché i tornelli anti-salto impediscono di passare senza biglietto, e quindi scavalcare o passare sotto alla barriera. Dotati di due porte scorrevoli, sono alti 2.30 metri, un vero e proprio muro invalicabile. E chi vuole provare la giargianata di passare in due con un ticket, dovrà rivedere i propri piani: un sensore rileva l'attraversamento in contemporanea di due o più persone, inviando una segnalazione al sistema centrale di supervisione che monitora gli accessi anomali. Sgamati in tempo zero. Ovvio, non ci si fermerà mica a San Donato. Nei prossimi mesi i super tornelli arriveranno anche in altre 6 stazioni: Duomo M3, Duomo M1, Cadorna M1, Cadorna M2, Centrale M3, Rogoredo M3. In tutto, entro la fine del 2024, i varchi anti-saltatori saranno in tutto 172, che andranno ad aggiungersi a quelli già in uso sulle linee M4 e M5.

"Questi tornelli rafforzano l'impegno di Atm nel contrasto all'evasione tariffaria, comunque scesa al 2,6%" ha commentato il sindaco Sala. "L'azienda ha anche aumentato da tempo il numero dei controllori, ora 150". Tutto bene quindi? Mah, sì e no. Perché comunque anche qui sono spuntate le polemiche. "Belli i tornelli eh, ma troppa esaltazione nella comunicazione", ha lamentato qualcuno. Tra questi, lo scrittore Jonathan Bazzi, che sui social ha scritto: "La priorità del sindaco oggi è quella di vantarsi dei nuovi trappoloni meccanici introdotti come tornelli in metropolitana. Ha senso, in effetti: a saltare i tornelli non sono certo i padroni di questa metropoli implosa, in cui per affittare un bilocale uno stipendio mensile non è più sufficiente". Poi sul Corriere ha precisato: "Mi rendo conto che quest'ultimo sia un provvedimento sensato ma tutta questa esaltazione, portata avanti sui social del sindaco, mi è sembrata esagerata, considerando che l'evasione è scesa al 2%, come ribadito dallo stesso primo cittadino".

Posizioni contrapposte si scovano anche tra i commenti social. C'è chi loda l'iniziativa, e chi invece pone l'attenzione sul "perché" tanta gente si sia trovata a saltare i tornelli. "Il problema è la povertà", ha lamentato qualcuno, sostenendo che il Comune non stia facendo molto per combattere questa piaga, come dimostrano i costi altissimi degli affitti. Anche all'interno della giunta c'è divisione. "So di scrivere qualcosa di impopolare, ma io non riesco ad appassionarmi alle gabbie - ha scritto su Facebook il consigliere comunale della Lista Sala, Marco Mazzei - Fin da quando questo tema dei super-tornelli è emerso nelle Commissioni e poi in Consiglio, io ho manifestato perplessità. Perché sogno una Milano che assomigli a Berlino. E, soprattutto: ci credo. Credo che possiamo diventare una comunità che non ha bisogno di blindare le metropolitane così come non ha bisogno di mettere cancelli alti per "proteggere" un parco o un'aiuola".

Più diplomatico il commento del capogruppo del Pd in consiglio regionale, Pierfrancesco Majorino: "Per me il punto corretto è quello sollevato da alcuni: ok ai tornelli (io aggiungo: finalmente) e però facciamo più politiche per rendere sostenibile e/o gratuito l'uso dei mezzi pubblici a quelli che non se lo possono permettere perché non hanno un soldo in tasca. A Milano ci sono gli abbonamenti a 50 euro per i disoccupati. Magari si deve anche fare di più". 

Voi come la vedete?

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