C'era talmente tanto hype che manco i bambini il 24 dicembre aspettando Babbo Natale. Fedez a Belve ha parlato con Francesca Fagnani più o meno di tutto quello di cui ci aspettavamo parlasse, regalando a noi voyeur indotti dei Ferragnez qualche indiscrezione sulla crisi con Chiara Ferragni e su altre questioni tipo la lite con Luis Sal, il rapporto con la politica e un'adolescenza tutt'altro che serena. Se ve lo siete persi, o l'avete visto e volete rileggere più attentamente le rivelazioni fatte dal rapper/imprenditore/ex di Chiara, se non ve ne frega una mazza ma vabbè, già che siete qui un'occhiata volete buttarla... ecco il nostro recap dell'intervista.
Che belva si sente? "Sono un pesce palla, se gli rompi le palle si gonfia. E poi è una pietanza prelibata, se non la sai maneggiare diventa mortale. bisogna saperlo trattare".
Perché questa intervista era così attesa? "Attorno alla figura mia e di mia moglie c'è sempre stata una mediaticità importante, quindi mi aspettavo questa grande attesa".
Fedez ha rivelato poi di essersi preparato con sua madre e con il suo staff, simulando l'intervista e immaginando quali sarebbero state le domande più cattive.
A proposito della malattia: "Non sono uscito migliore dalla malattia, e non devo sentirmi in colpa per questo. Sono rimasto il pezzo di mer*a di sempre".
Parlando di se stesso: "Sono molto poco bugiardo, non riesco a tenermi neanche l'acqua in bocca. Non mi piace tirarmi indietro, ecco perché sono qua".
Fedez ha parlato della sua adolescenza, e di cosa l'abbia fatto diventare un ragazzino difficile. "iI tessuto sociale, il contesto. Vengo da un luogo in cui esiste l'omologazione da periferia, biogna rispettare dei canoni, il bullo, il macismo. Non tutti sono fatti per la strada. iI sono stato spesso preda. Ho imparato a farmi rispettare, ma mi picchiavano lo stesso. Ne ho prese abbastanza".
I problemi con la droga. "Mi sono avvicinato verso i 16-17 anni, è durata un anno. Ho smesso perché a 18 anni ho tentato di tagliarmi le vene. A causa della droga il mio cervello nn produceva più serotonina, ma ormai mi sembra una cosa successa dieci vite fa".
A proposito della carriera musicale e del successo. "Ho iniziato a fare rap perché ero introverso e solitario. Volevo degli amici, ci sono riuscito. Quando è arrivato il successo ho iniziato a menarmela un po', succede, ma io nn ho una grande considerazione di me stesso, sono molto insicuro".
Rispetto ai dissing dei suoi colleghi. "Ad oggi non mi interessa, all'epoca mi dispiaceva anche perché parlavano male di me ma tempo prima mi avevano proposto dei contratti che decisi di non firmare".
Su chi lo critica, anche per l'ostentazione dei soldi. "Il mio rapporto coi soldi: non voglio essere il più ricco del cimitero. Mi piacciono e li spendo. Con le critiche ho un rapporto conflittuale, non mi piace stare in silenzio. Sto male a non rispondere".
Sulla beneficenza. "Mi hanno detto di tutto, che sono un parassita, una falena attratta dai riflettori. Ok, è vero, lo sono. Intanto però la raccolta fondi per la terapia intensiva del San Raffaele ha salvato delle vite. Alle persone a cui ho salvato la vita cosa gliene frega del perché l'ho fatto? Non ho fatto beneficenza in silenzio perché esponendomi almeno riesco ad attirare altre donazioni. Io non sono un santo, se faccio beneficenza è perché ci tengo ma anche per avere un ritorno di immagine, per volermi sentire bravo, una cosa non esclude l'altra".
Sul rapporto con sua madre, che è CEO della sua azienda nonostante non abbia studiato per questo. "Con altri la mia azienda valeva 3 milioni di euro, oggi con mia madre CEO vale 70 milioni di euro. Gli studi non ti qualificano. Mia madre però non mi influenza nelle scelte, anzi litighiamo tanto. Io faccio sempre quello che voglio".
Su Chiara Ferragni. "Mia moglie mi ha insegnato a dire di no. Io sono un povero arricchito, quindi tendo a dire spesso di sì. Come feci con X factor, ad esempio: gli altri rapper lo snobbavano, io invece pensai 'Mi danno un sacco di soldi e devo parlare di musica, perché devo dire di no?'. Io invece a Chiara credo di averle fatto aprire gli occhi rispetto ad alcune persone che le stanno accanto, a volte ci sono riuscito a volte no".
"Mi sono innamorato di Chiara grazie al sesso. Ho trovato una connessione sessuale che raramente ho sperimentato. Oddio perché ho detto 'sta cosa?".
Fedez ha specificato di non aver condiviso spesso progetti lavorativi con la moglie. "L'unico progetto fatto insieme è stato la serie (su Prime Video, ndr) per il resto abbiamo fatto sempre cose diverse, non abbiamo mai collaborato".
Sulla fine della storia. "All'interno di questa relazione ci sono stati tanti momenti difficili. La mia malattia, tre anni molto difficili. E putroppo non abbiamo retto. Dico 'mia moglie' perché ad oggi legalmente lo è".
"Tradimenti? A me fa ridere questa cosa. Quando ero sposato dicevano che ero gay. Ora che mi mollo e improvvisamente mi piace la fi*a. Non sono gay, se lo fossi lo direi. Mai avuto esperienze omosessuali, neanche attrazioni. Adesso parte il toto nomi: con chi è stato Federico? Mi stupisce la leggerezza con cui la stampa italiana tratta questo argomento. La leggerezza con cui si dà della sfascia famiglie ad una ragazza senza alcuna prova. Io comprendo l'ossessione, ma deontologicamente non è giornalismo".
Fedez ha sottolineato che sicuramente sua moglie in passato gli è stata molto vicina, cosa che forse lui non è riuscito a fare nello stesso modo. Però ha fatto notare: "Mia moglie è stata più generosa di me nella coppia. Io però ho avuto un cancro, mia moglie è indagata per truffa. Ha influito il caso Balocco nella crisi? Sì. Io scopro di questa cosa qui quando esce. All'inizio non l'ho presa benissimo perché io ho una fondazione, che è stata controllata dalla testa ai piedi. Ho sempre fatto beneficenza in un certo modo, ho perso soldi. Con Love Me ho perso un milione e 200 mila euro. Quando ho scoperto di Balocco ho detto 'ma come è possibile?'. Il fatto che io mi sia preso la mer*a per una cosa che non ho fatto io ci sta. La cosa che mi ha fatto star male di questa situazione (non il motivo della rottura) è che tu ti trovi a dover rispondere di una cosa che nn hai commesso ma non puoi dire nulla e devi aspettare che un'altra persona la gestisca al posto tuo. Io avrei fatto cose completamente diverse, mi sarei difeso subito. Questo ha contribuito a non creare un clima bello. Chiara ha sbagliato, ha gestito male la situazione... so che non aveva cattiva fede e mi dispiace perché lei ha scelto di prendersi tute le responsabilità, quando secondo me doveva spiegare che non sono tutte sue ma c'entra anche il suo manager". Il riferimento è a Fabio Maria Damato.
A proposito dei figli, e del fatto che sui social adesso appaiano di spalle. "Non ci sono diffide, ho chiesto a Chiara di non pubblicare più le foto dei bambini, io da due mesi non pubblico quasi più i miei figli. Oggi non sono parte preponderante della mia narrazione su Instagram. Una volta sì, perché c'era un clima sereno, oggi non è più così, oggi mi sento di fare così, almeno per adesso. C'è una rottura e preferisco tutelare i miei figli da me stesso. Visto che al momento c'è un'attenione morbosa su di noi, non voglio che i bambini stiano in mezzo. Penso di essere un bravo padre, amo i miei figli. Per loro io spero di essere il male minore. Io imparerò a stare da solo".
Su Luis Sal: "Non mi manca perché sono successe tante cose, alcune anche molto spiacevoli. Io ci sono rimasto molto male, anche Chiara. Lui è una persona a cui ho voluto tanto bene, sinceramente".
Qualcuno da mandare a quel paese? "Alcune persone vicine a mia moglie sono sparite, a me questo svolazzare in base alla direzione del vento non mi piace".
Infine: "Chiara sarà sempre la madre dei miei figli, e la donna più importante della mia vita, indipendente dall'amore. Spero che il clima si possa distendere per amore dei nostri figli".
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