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Bella la sanità lombarda: la visita con il ticket te la danno nel 2027. Ma se paghi… domani. Tutto normale, no?

Se vuoi fare una visita col ticket, buona fortuna. Se invece apri il portafogli… si libera lo slot nel giro di una settimana.
28 Novembre 2025

A Milano prenotare una visita medica sembra ormai uno sport estremo: più che il Servizio Sanitario Nazionale, pare di partecipare a un talent show dove vince chi ricarica la pagina più in fretta sperando che qualcuno disdica per sbaglio. Un lavoro a tempo pieno, il classico “lavoro ombra” per intenderci.

La fotografia è semplice: se vuoi fare una visita col ticket, buona fortuna. Se invece apri il portafogli… tac, si libera lo slot nel giro di una settimana. A volte 24 ore. Magia? Efficienza? O semplicemente capitalismo natalizio che dura tutto l’anno?

L’analisi di Repubblica

Un’interessante analisi di Repubblica ci pone davanti agli esempi più banali e quotidiani. Il più assurdo: prima visita oculistica. Con il ticket: niente fino alla fine del 2025. Zero nel 2026. Un deserto.
Privato: Auxologico, via Mercalli o via Ariosto, ti trovano posto il giorno dopo, sganciando 158 euro. Gruppo San Donato? Da 100 a 366 euro, scegli tu in base al livello di lacrime. Anche negli ospedali pubblici vale lo stesso gioco: al San Paolo, in intramoenia, l’introvabile visita oculistica te la infilano in agenda entro una settimana. 120 euro, grazie.

Repubblica ha provato a prenotare cinque prestazioni tra Milano, area metropolitana e province vicine (Monza, Lodi, Varese, Pavia). Dal 15 al 25 novembre, un pellegrinaggio quotidiano sul portale: mammografia, ecografia al seno, eco addome, visita allergologica e visita oculistica. Tutte con priorità P, quindi “entro quattro mesi”, tranne l’allergologia che è priorità D, “entro un mese”. Sì, come no.

Le prestazioni fanno pure parte del Piano nazionale per le liste d’attesa: teoricamente quelle da smaltire più in fretta. La Regione a settembre ha pure messo 10 milioni sui privati per potenziare l’offerta. Risultato? Beh…

Con il Sistema Sanitario è un disagio

Tra gennaio e ottobre gli ospedali pubblici hanno macinato 400 mila prestazioni extra per smaltire le code. Tanto di cappello, eh. Peccato che poi, nella pratica, quattro prestazioni su cinque a Milano e provincia non si trovano né nel 2025 né nei primi mesi del 2026. O ti capita il colpaccio last minute perché qualcuno cancella, oppure niente.

E quando becchi uno slot, è tipo comprare i biglietti per Beyoncé: se ci riprovi dieci minuti dopo… sparito.

Altri esempi, sempre by Repubblica. Ecografia addome: tentativo del 18 novembre, miracolo, Niguarda il 14 gennaio 2026. Basta perdere tempo a riflettere: se non confermi subito, ciao. Giorni dopo? A Milano niente. Possibilità: Carnate, marzo 2026, 45 minuti di auto. Oppure Cusano Milanino, stessa storia. Vuoi andare a Pavia? A Varzi c’era posto il 6 febbraio, a 97,8 km da Milano. Ottimo per una gita, meno per un esame che magari è pure un pelo urgente.

E se hai una visita allergologica (da fare entro 30 giorni, ahahah): a Milano, prima disponibilità 1 novembre 2026. Cioè fra un anno. Per anticipare? Vai a Saronno il 22 aprile. Oculistica? È proprio il boss finale del videogioco. Zero a Milano. Zero a Monza. Zero a Varese. I primi posti: sono a Broni (Pavia) il 7 luglio o dieci giorni dopo a Lodi.

La mammografia bilaterale, quella sì, si trova facile: a Mangiagalli anche il giorno dopo.
Peccato che poi l’ecografia al seno — che spesso va fatta insieme — diventa introvabile: giorni di tentativi e trovi posto solo a fine gennaio.

Il mondo parallelo: quello dove si paga

E lì tutto fila. Auxologico, San Raffaele, Galeazzi, Humanitas: prenoti, paghi, amen. Anche i pubblici si sbloccano: in intramoenia, scelta del medico compresa, ti fanno entrare a tempo record.

Esempi reali:

  • Niguarda, eco addome: 27 novembre. 135 euro.
  • Macedonio Melloni, eco seno: 24 novembre. 121 euro.
  • Sacco: 24 ore. 124 euro.
  • Visita allergologica a Niguarda? Prima settimana di dicembre. 100 euro.

La Regione dice che nel 2025 sono state fatte 10,3 milioni di prestazioni, di cui il 75% col pubblico. E che ora è in corso un’attività di recall per le priorità B e D troppo in ritardo: l’obiettivo è rimettere tutto in regola entro fine anno. Nel frattempo, però, la realtà è quella che già conosciamo:

Ticket = ci sentiamo nel 2027
Privato = domani se vuoi anche stamattina

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