Avete presente le edicole? Giornali, riviste, biglietti per il tram? Al massimo figurine, toh. Ecco, tra poco saranno solo un lontano ricordo. Vintage, superate. Out. A Milano è nata la prima edicola della rete Quotidiana, tra via Bocconi e l’angolo con viale Bligny. Cusa l'è? In pratica si tratta di un'evoluzione della classica edicola, più simile a una bottega. Si vendono sempre giornali, riviste, biglietti per il tram e pure le figurine, ma anche tanto altro. Prodotti alimentari (a prezzi competitivi con i principali supermercati), ma anche parafarmacia, prodotti beauty e servizi come la baby-sitter e l'idraulico. Figata.
Si tratta di un progetto che punta a far tornare le edicole punto di riferimento per i quartieri. Entro primavera, infatti, di queste mini botteghe ne nasceranno altre 12, tutte acquistate e ristrutturate dal gruppo Milano Card. Le prossime, che verranno inaugurate a gennaio, saranno in piazza Lavater, piazza Lega Lombarda e via Castel Morrone, angolo via Gustavo Modena.
"Oltre a comprare giornali, sarà possibile pagare le multe, fare la spesa di tutti i giorni, prendere un certificato anagrafico e trovare servizi come l’idraulico, la badante o la babysitter”, ha spiegato Edoardo Filippo Scarpellini, amministratore delegato del Gruppo MilanoCard, come riportato da Repubblica. "Abbiamo trovato dei veri gioiellini architettonici che abbiamo in mente di rendere belli, puliti e accoglienti migliorando anche le condizioni di lavoro negli spazi interni", ha concluso Scarpellini. "Si tratta del ritorno della drogheria sotto casa - ha raccontato il dipendente dell’edicola - dove sarà possibile acquistare giornali e beni di prima necessità come medicinali e spezie".
Oh, ma mica ci si ferma qui eh. Le edicole Quotidiana sono dotate di maxischermo e pure di sistemi di radiodiffusione. A fine pandemia, o comunque appena sarà possibile, queste super edicole organizzeranno pure eventi musicali e letterari. Spazio anche ai cortometraggi e alle produzioni cinematografiche grazie alla collaborazione con Cinema Bianchini e al regista Massimiliano Finazzer Flory. E poi? Idromassaggio no?
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