In vista del 7 gennaio, quando riapriranno le scuole e orde di ragazzini si riverseranno per le strade per la gioia del Covid, Atm sta pensando bene di organizzarsi per evitare il più possibile assembramenti sui mezzi pubblici e non bissare le cazzate fatte a settembre.
Servono delle regole, anche perché l'ultimo Dpcm del 3 dicembre ha confermato il limite del 50% della capacità di riempimento dei mezzi. Per questo motivo l'azienda di trasporto pubblico milanese ha deciso di potenziarsi. "Abbiamo incrementato il servizio al massimo delle potenzialità ma rispettare il limite così stringente del 50% di portata dei mezzi pubblici è possibile solo se tutti si atterranno al piano contenuto nel documento del tavolo istituzionale, vale a dire ricalibrando gli orari della città almeno fino al termine dell’emergenza sanitaria - ha spiegato il Direttore Generale di Atm, Arrigo Giana -. L’offerta di trasporto pubblico, che comunque abbiamo rafforzato notevolmente, è per sua natura molto rigida perché legata al numero di mezzi disponibili e ai limiti dei sistemi di sicurezza in metropolitana. Abbiamo bisogno della collaborazione di tutti i clienti ai quali chiediamo di non utilizzare i mezzi nelle ore di punta se non necessario”.
Per alleggerire Atm, inoltre, è stata potenziata la presenza di bus turistici su ulteriori 5 linee gestite da privati. Moltiplicazione anche per Trenord, che ha fatto sapere di aver incrementato il servizio per la ripresa di gennaio fino a effettuare più di 2150 treni e oltre 180 corse con bus. "Occorre l'impegno di tutti per favorire un progressivo ritorno delle persone sui treni regionali: ora siamo al 40% del periodo pre-Covid – ha spiegato l'amministratore delegato di Trenord, Marco Piuri - Purtroppo una campagna mediatica senza basi scientifiche ha decretato che i mezzi pubblici sono pericolosi e fonte di contagio. Pagheremo per anni questo deterioramento della percezione del servizio pubblico. Ma noi siamo un input del sistema, con tutti i vincoli che questo comporta: il sistema della mobilità è ovunque saturo nelle ore di punta, sulle strade come sui binari. Non si può ripartire tutti alle 7 del mattino".
Eh no, infatti. Gli ingressi a scuola saranno scaglionati, con didattica in presenza al 50%. La metà degli studenti entrerà entro le 8, gli altri dopo le 9.30. I negozi, invece, apriranno alle 10.15, sempre per evitare assembramenti sui mezzi pubblici. Dai che a 'sto giro siamo belli organizzati. Per il resto... sperem in ben.
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