Raga, in tempo di pandemia si tromba poco e male. Inutile girarci intorno, è così. Tempo fa vi abbiamo rivelato che questa roba del virus ci sta togliendo la voglia di fare sesso. E quel poco che facciamo, ci viene pure male. Poche coccole, pochi orgasmi. Insomma, un disastro. Per non parlare dei single, che ormai non sanno più a quale sito porno votarsi. Peccato, perché l'appagamento sessuale potrebbe donarci un po' di leggerezza in questo periodaccio e risollevarci un po' l'umore. Ma voglia zero, lo capiamo. Quindi, che si fa? Rinunciamo? Lasciamo crescere le ragnatele in attesa che finisca la pandemia? Naaa. Per aiutarvi abbiamo chiesto il supporto di Marco Rossi, psichiatra e sessuologo che per tutti gli adolescenti che nei primi anni 2000 si sono sparati Loveline a manetta, è il guru degli argomenti sporcaccioni, il faro nella nebbia degli ormoni.
Il doc Rossi ha prontamente risposto, confermando ahinoi la glaciale situazione della nostra vita sessuale. "Le coppie che vivono insieme stanno patendo molto le conseguenze di questo periodo - ci ha detto lo psichiatra - L'aumento del livello di cortisolo, l'ormone dello stress, fa diminuire quello di testosterone. Dal punto di vista emotivo, l'ansia e la mancanza di svago fanno calare il gioco e il divertimento. E anche il mistero. Se, ad esempio, normalmente una persona va a giocare a golf e il partner va a ballare, poi ci si vede e ci si racconta. Invece ora si sta insieme h24. Spesso si fa smart working nella stessa casa e questo ha conseguenze devastanti per il sesso. Gli studi indicano una diminuizione dell'attività sessuale di ben tre volte".
Più si è tristi meno si tromba e meno si tromba e più si è tristi. Non se ne esce. "Una scarsa vita sessuale non può che peggiorare ulteriormente le situazioni di ansia e le iniziali forme depressive, che sono conseguenza di ciò che stiamo vivendo in questo periodo". Ok, chiaro. Ma ciodolare in questa frigidità no es posible, quindi che si fa? "Bisogna provarci. Se entrambi i membri della coppia lavorano in smart working, bisogna cercare di trovare degli spazi individuali dove uno non interferisca con l'altro. Urge ricreare all'interno dell'abitazione una divisione lavorativa".
State prendendo appunti, sì? "Secondo - continua Marco Rossi - usare ogni angolo della casa come spazio di gioco, interazione e anche di gioco sessuale. Ad esempio, per combattere la routine, perché non fare il tour della casa? Non limitiamoci solo al letto. Bagno, cucina, sala. E se non li avete andate in garage o sulle scale del pianerottolo". Ci sta. Magari sulle scale ci passate prima un po' di Amuchina e poi via col divertimento. "Tutti i giochi vanno bene. Mettersi davanti alla finestra, con la luce spenta e l'illusione che gli altri ci vedano. Giochi che mettano brio e intensità emotiva ai nostri rapporti sessuali", spiega il sessuologo.
E per ritrovare coccole e carezze? "Un consiglio per riscoprire questo aspetto della relazione è quello di imporsi di avere rapporti sessuali senza penetrazione, o magari alternando. Quando non c'è penetrazione bisogna dedicarsi per forza di cose ai preliminari, in modo da valorizzarli. Ovviamente dovete vivere sempre tutto come un gioco, non è certo un'imposizione". Tutto chiaro doc, tutto bello. Ma che fare se ci sono i nani a casa? Scuole chiuse, DAD, vita sociale zero e loro sempre in mezzo. Di certo non un grande stimolo alla passione. "Se è possibile, lasciamoli a qualcuno, magari anche solo per un pomeriggio. Oppure tocca mettere la sveglia. Se i bimbi sono piccolissimi in qualche modo si fa. Ma se sono più grandicelli approfittate della DAD. Quando stanno chiusi nelle loro camere... ecco, quello è il momento perfetto, perché loro non possono allontanarsi dal computer".
Tutto chiaro. E i single? Per loro c'è poco da fare, il sesso occasionale non è compatibile con la pandemia. "Infatti è aumentata la vendita dei sex toys e anche la fruizione della pornografia. Anche il dating online è cresciuto molto. L'attività masturbatoria è diventata l'attività sostituitva delle relazioni o dei rapporti occasionali. Ma segnalo un cambiamento significativo - ha rivelato Marco Rossi - i single, non riuscendo più ad avere rapporti occasionali di una notte, ora cercano di creare mini relazioni di una settimana, massimo un mese, dove ci si conosce abbastanza da sentirsi mediamente sicuri". I cari vecchi trombamici, insomma. Che a questo punto pure se sono trombaconoscenti, va bene lo stesso.
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