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Finalmente Milano dedicherà una statua pubblica a una donna: ecco i nomi in lizza

A Milano non c'è nessuna statua dedicata a una figura femminile, ad eccezione delle Madonne e delle sante. Ora il Comune sta lavorando per realizzare la prima, ma mancano i soldi

Se escludiamo la Madunina e le varie sante – e la statua Figura di Rachele Bianchi in via Vittor Pisani, che rappresenta un personaggio femminile non aulico -, a Milano non c’è manco una statua dedicata a una donna. Una terrena, insomma. Che brutta cosa. Oh, lo dice il censimento: su 121 monumenti pubblici dedicati a personaggi celebri, 121 raffigurano uomini. E sì che di donne meneghine degne di nota ne abbiamo a palate.

In Comune, però, si sta cercando di cambiare rotta. E sarebbe anche ora. La presidente della Commissione Welfare Angelica Vasile, consigliera Pd, ha presentato una mozione, votata da tutta l’aula, per chiedere al sindaco di impegnarsi per la realizzazione del primo monumento dedicato a una figura femminile. Vasile ha poi pensato bene di coinvolgere anche le scuole, affinché indicassero delle milanesi che hanno detto la loro in campo artistico, scientifico, politico. Mica difficile.

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Intanto, l’assessore alla Cultura Filippo Del Corno si è impegnato a individuare l’artista che dovrà realizzare la scultura. Quindi, insomma, ghe sem. A breve Vasile si presenterà da Del Corno con una lista di nomi e l’assessore dal canto suo porterà il nome dell’artista. Un bell’incontro di forze. C’è giusto un little problem: la grana. Realizzare una statua costa e pare che in un momento di crisi come questo il Comune non riesca a scucire il necessario. E quindi che si fa? Si cercano sponsor, of course. “Il tema è importante, faccio un’appello affinché si trovi uno sponsor che ci aiuti nella realizzazione del monumento”, ha detto la presidente della Commissione Pari Opportunità Diana De Marchi.

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Per quanto riguarda il soggetto della statua, no problem. Ce ne sono tante. Tipo, la matematica e filosofa Maria Gaetana Agnesi, vissuta nel ‘700, prima donna autrice di un libro di matematica. O magari la pittrice Artemisia Gentileschi, la pedagoga Maria Montessori, la patriota e mecenate Clara Maffei, la duchessa di Milano Bianca Maria Visconti. “Nonostante l’anno difficile, siamo andati avanti nel nostro lavoro”, ha spiegato Vasile. “Per evitare che ci siano strumentalizzazioni politiche che farebbero perdere di vista il valore del progetto abbiamo deciso di partire con figure di donne lontane nel tempo in modo che non ci siano pretesti che blocchino o rallentino l’operazione”.

E allora, la vogliamo mettere in piedi la prima statua di donna a Milano? E magari poi pensiamo alla seconda, che 1 su 122 statue è comunque poca roba.

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