Carlo Cracco riapre, con buona pace del Covid. Anzi, più che riapre... apre. In tempi durissimi per la ristorazione, lo chef più Imbruttito tra gli stellati ha deciso di lanciarsi in una nuova sfida. Carlo al Naviglio in via Lodovico il Moro 117. Autocelebrativo, ma ci sta. Del resto il nome è una garanzia. "Un gastro-bistrot in fondo al Naviglio grande in una storica villa del Seicento trasformata in hotel (la Ca’ Bianca Hotel Corte del Naviglio, creata dall’imprenditore veneziano Dino Scaggiante) con duemila metri quadrati di giardino intorno", ha spiegato l'ex giudice di Masterchef.
"Certo, è durissima: riapriamo senza sapere che cosa succederà. Ma è inutile lamentarci, bisogna andare avanti: questo è il lavoro di noi ristoratori, la nostra vita, i nostri sogni. Quindi voglio vedere il buono e riaprire credendoci", ha detto al Corriere lo chef, una stella Michelin al Ristorante Cracco in Galleria Vittorio Emanuele. Il posto è fighissimo, con un ampio dehors di circa 200 metri quadrati per lato. E per quanto riguarda i piatti, parliamo di qualità altissima. Se volete fare i barboni, girate i tacchi. Sul menù, tra le altre cose, troviamo il piccione in saor, pescato del giorno con burrata di mandorle, il piatto vegetariano l’orto di Carlo. La carta, stagionale, prevede tre antipasti, tre primi, tre secondi, tre dolci. Ma ci sono anche due menù degustazione: uno da 4 portate (65 euro), uno da 6 (85). Dai, fattibile.
"È una cucina più semplice di quella della Galleria ma sempre molto curata e contemporanea", ha precisato Cracco, che in questi giorni ha un bel po' da fare visto che ha riaperto anche il ristorante in Galleria. Il quale, per l'occasione, ha adattato anche il dehors: "Abbiamo diviso i tavoli del plateatico tra ristorante e bistrot, in modo da dare a tutti i clienti la possibilità di scegliere. Ci proviamo, ci siamo, questo è il mio messaggio. Sperando di tornare presto a una pseudo-normalità".
Qualche info per voi: "Carlo al Naviglio" è aperto sia a pranzo che a cena dal lunedì alla domenica. E se volete organizzare una festa, no problem: "Per eventi esclusivi è possibile riservare sale private, capaci di ospitare piccoli e grandi gruppi. Su richiesta, in queste sale, la mise en place è interamente personalizzabile". Che sciccheria signori.
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