hey guys, c'è un nuovo algoritmo in città. Il boss di Amazon, Jeff Bezos, ha inviato una lettera agli azionisti per raccontare di essere al lavoro su algoritmi sofisticati in grado di migliorare le condizioni di lavoro dei dipendenti. In pratica questa nuova procedura analizza lo stato fisico (soprattutto muscolare) del personale e stabilisce così chi deve fare cosa e quando. Se quindi un dipendente, che chiameremo Sam, sta svolgendo la stessa attività da giorni, sollevando e smistando pacchi a discapito della povera schiena, l'algoritmo interviene prontamente: "Ehy, Sam ha mal di schiena a furia di spostare pacchi. Mandiamolo in un altro reparto". Ecco, grossomodo.
L'algoritmo nasce per ridurre i movimenti ripetitivi e aiutare a proteggere i dipendenti dai rischi di disturbi muscoloscheletrici. E, diciamocelo, anche un po' per pararsi il culo viste le tante accuse che i dipendenti hanno fatto e stanno rivolgendo ad Amazon. L'azienda, ad esempio, ha confermato le voci secondo cui i dipendenti americani sarebbero a volte costretti a fare pipì nelle bottiglie di plastica per non perdere tempo nelle consegne dei pacchi. Whaaat? A fine marzo 2021, inoltre, ha avuto luogo in Italia il primo sciopero da parte dei lavoratori della multinazionale.
Motivo? Principalmente la ripetitività delle mansioni. Ecco spiegato il senso del nuovo algoritmo. E si capisce così anche l'intro della lettera di Bezos agli azionisti. "Leggendo alcune notizie, potreste pensare che i nostri dipendenti siano anime disperate, trattati a volte come robot", ha esordito l’uomo più ricco del mondo. "Queste non sono analisi accurate. I nostri addetti sono persone sofisticate e premurose, che hanno la possibilità di scegliere dove lavorare".
"Sono in grado di fare pause informali durante i loro turni, prendere l’acqua, usare il bagno o parlare con un manager, il tutto senza influire sulle loro prestazioni". Sono in grado anche di respirare, dicono. Insomma, nella lettera Bezos spiega di aver messo in atto "Nuove pianificazioni automatizzate del personale che utilizzano algoritmi sofisticati per far ruotare i dipendenti nelle mansioni in cui sono coinvolti diversi gruppi muscolo-tendinei". Questa nuova tecnologia servirà quindi per avviare un "Programma di rotazione del lavoro" che verrà lanciato nel corso di quest’anno. Dai Jeff, fatti perdonare.
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