"Sul ponte sventola bandiera bianca", come canterebbe il maestro Battiato. Siamo qui, in questa zona gialla che inizia a starci stretta, agognando una white zone che ci farebbe sentire un po' più in fondo a questo oscuro tunnel. La Lombardia ci spera, anche perché i dati sull'andazzo della pandemia sono confortanti. Il rapporto tra casi testati e nuovi positivi si è assestato attorno al 2% e anche negli ospedali la situazione è più gestibile.
Qualche dato, giusto per capire: i posti letto occupati negli ospedali sono 272, mentre nei reparti ordinari sono ricoverate 1.453 persone. Tutti numeri sotto la soglia d'allarme stabilita dal governo. Bene dai. Per entrare di diritto nella zona bianca, però, Mr. Mario Draghi ha stabilito che "L'incidenza settimanale dei contagi sia inferiore a 50 casi ogni 100mila abitanti per tre settimane consecutive". Non ci resta che attendere con trepidazione il consueto monitoraggio del venerdì from istituto superiore di sanità, nella speranza che i dati siano talmente buoni da convertire il giallo in bianco.
In realtà le good news sono già arrivate. "La Lombardia da oggi ha parametri da zona bianca", ha dichiarato il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, dopo aver visitato l’hub vaccinale di Novegro. Fontana ha spiegato che l’incidenza di casi positivi per 100mila abitanti negli ultimi sette giorni è scesa a 48. Se, quindi, la regione confermerà di avere un'incidenza inferiore a 50 casi ogni 100mila abitanti anche nei due monitoraggi successivi, del 4 e 11 giugno, è legittimo pensare che il 14 giugno potrebbe scattare la zona bianca.
Cosa vuol dire, in concreto? Zona bianca significa libertà, o quasi. I divieti cadono praticamente tutti, anche se naturalmente bisogna rispettare le norme di comportamento anti contagio, quindi mascherina e distanziamento. Ci sta, il Covid non è ancora stato sconfitto definitivamente. Ma speriamo manchi poco, pochissimo.
Seguici anche su Instagram, taaac!