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La figata del nuovo Mercato Centrale, tra bar, attività e botteghe griffate

Il 2 settembre ha aperto il nuovissimo spazio di piazza Duca d'Aosta. 4500 mq organizzati su due piani ricchi di proposte culinarie e non solo.

Il 2 settembre ha aperto il Mercato Centrale, il nuovo spazio all’interno dello scalo ferroviario di piazza Duca d’Aosta. Mercato è solo una parola, in rappresentanza di un luogo pieno di possibilità, ottimo cibo ed eventi. In totale 32 botteghe dislocate su 2 piani e, appunto, uno spazio dedicato ad attività e incontri. Insomma, molto più di un luogo dove comprare un po’ di pesce o un polletto per pranzo. 

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Al Mercato di fatto si può fare praticamente di tutto. Sedersi e leggere, mangiare, connettersi (sul sito ufficiale assicurano che la rete WI-FI è libera, gratuita e potentissima), fare la spesa (of course) e portarsi a casa le eccellenze degli artigiani del gusto, come hanno assicurato i responsabili che hanno già testato il progettone a Firenze, Roma e Torino. Il Mercato, con i suoi 4500 mq su due piani e centinaia di mq di dehors, tutti curati dall’architetto Alberto Torsello, punta tutto sulla qualità, come spiegato dal capo di tutta la baracca, l’imprenditore Umberto Montano. “ll progetto di vendita credo avrà un effetto più forte sul pubblico, penso potrebbe rappresentare una bella alternativa uno spazio in cui fare una spesa dalle 7 a mezzanotte”.

Già, perché il Mercato Centrale è aperto 364 giorni all’anno, dal lunedì alla domenica, dalle sette a mezzanotte. Comodissimo. Riassumendo, in questo spazio nuovo di zecca possiamo trovare un mulino, un caseificio, un mercato di prodotti biologici, un’ampia zona dedicata al pesce, due macellerie, un’enoteca, un fiorista, un chiosco di frutta, verdura e frullati, ristoranti di cucina cinese e un locale di barbecue all’americana supervip. Si tratta dell’American barbecue di Joe Bastianich, uno spazio a stelle e strisce con il plus di un’accurata selezione di vini prodotti dall’azienda di famiglia. 

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E che dire del pesce? Al mondo fish è dedicata un’area di 1000 mq che ci obbligherà a interminabili momenti di indecisione. Eh sì, perché qui svettano, ad esempio, la pescheria Pedol, from 1929, esaltata da una grande vetrina gestita da Andrea Collodi. Il pesce si potrà prendere to go, quindi da asporto, o cucinato dallo chef Orlando Ruggero. Se il pesce lo preferite crudo no problem, perché merita anche il fish bar affidato al cuoco emergente Jérémie Depruneaux, talentuosissimo 24enne.

Amici carnivori, non rimarrete delusi perché alla carne è dedicato uno spazio bello grosso, ricco di offerte. Oltre al già citato Joe Bastianich, se vi gusta la Chianina, c’è la Tenuta La Fratta di Enrico Lagorio, storica azienda agricola in cui potrete acquistare per l’asporto, oppure consumare direttamente al Mercato. E poi non manca il Girarrosto al fuoco di legna di Alessandro Baronti, che propone solo polli allevati a terra e alimentati con granaglie. Yummy.

Oh, se li elenchiamo tutti domani mattina siamo ancora qui. Tipo, ci sono anche i cocktail di Flavio Angiolillo, i dolci di Vincenzo Santoro, conosciuto dai milanesi grazie ai gioielli della Pasticceria Martesana, gli spazi Moretti dedicati alla birra, ma anche il primo mercato biologico con prodotti 100% bio di Tommaso Carioni, l’area green di di Cesare Cacciapuoti e Nicolò De Gregorio con centrifugati, estratti a freddo, dolci e preparazioni salate vegane e vegetariane. Andiamo avanti? La bottega del tartufo di Luciano Savini, il riso di Sergio Barzetti (propone un risottino allo zafferano che ciao proprio), la pizza di Giovanni Mineo e Simone Lombardi di Crosta, la pasta fresca dei fratelli Michelis, i ravioli cinesi di Agie Zhou. L’asticella, è il caso di dirlo, è stata piazzata bella in alto.

Ma non solo cibo, eh. Tante le attività pensate per rendere il Mercato un punto di ritrovo e di socializzazione. Tipo la scuola di cucina affidata ad Alessio Leporatti di Florencetown, ma anche il laboratorio radiofonico con Alessio Bertallot, autore, conduttore radiofonico, dj, già direttore artistico di Radio Mercato Centrale. “Rosalba Piccinni, canta-fiorista jazz già conosciuta dal pubblico milanese per il suo Potafiori, riempirà di verde il Mercato con la bottega le piante e i fiori e lo animerà con le flower designer munite di carriole per vendere fiori e piante à-porter”, come hanno spiegato gli organizzatori del progetto.

Non manca, quindi, un’area bella vasta dedicata agli eventi, ai dibattiti, alle presentazioni, a piccole esposizioni di arte, laboratori culturali per adulti e per bambini. Ci becchiamo lì, che dite?

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