In Spagna si sono inventati un bell'incentivo per invogliare i ragazzi a levare le tende da casa di mamma e papà e spiccare il volo in cerca di indipendenza. Il governo di Pedro Sánchez ha deciso di istituire un bonus di 250 euro mensili per sostenere le spese d’affitto, destinato ai giovani tra i 18 e i 35 anni. Questo perché, da alcune indagini, è venuto fuori che gli spagnoli sono un po' troppo bamboccioni, loro malgrado, e restano a casa dei genitori in media fino ai 29 anni. Un po' troppo. A pesare sono soprattutto i bassi salari e il tasso di disoccupazione giovanile, a quota 33%.
In realtà in Spagna un incentivo simile era già stato istituito dal governo di José Luis Rodríguez Zapatero nel 2009, ma pochi anni dopo l’esecutivo di Mariano Rajoy aveva cancellato i finanziamenti dalla legge di bilancio. Adesso il bonus è tornato a essere realtà e punta a "Ridurre l’età di emancipazione così insopportabilmente alta nel nostro Paese", come dichiarato dal premier Sánchez. Il bonus giovani, anzi bono joven resterà in vigore per due anni, fino alla fine della legislatura. Goderne non sarà facilissimo a causa alcune limitazioni.
Ne potranno beneficiare solo i giovani che hanno già un lavoro, con un reddito annuale inferiore ai 23.725 euro. Nei casi delle famiglie più vulnerabili, questo bonus potrà essere integrato con altre misure dirette a coprire il 40% del valore dell’affitto. "Quel che faremo - ha spiegato la ministra delle Finanze, María Jesús Montero - è integrare con questo aiuto la parte di stipendio che un salario di questo tipo permette di destinare alle spese d’affitto". Ci sta. Il problema è che il finanziamento destinato al bonus è solo di 200 milioni di euro, che prevede quindi di aiutare tra i 40 e i 50mila ragazzi. Cioè meno del 10% rispetto al totale di quasi 600mila giovani. Bene, ma non benissimo.
E in Italia come siamo messi? Male. I ragazzi restano a casa dei genitori in media fino ai 30 anni, addirittura dodici in più rispetto agli svedesi. Qualcosa, però, si sta muovendo. "Con tutti voi, voglio prendere un impegno. Dopo anni in cui l’Italia si è spesso dimenticata delle sue ragazze e dei suoi ragazzi, sappiate che le vostre aspirazioni, le vostre attese, oggi sono al centro dell’azione del Governo", ha dichiarato recentemente il premier Mario Draghi in visita a un istituto tecnico della provincia di Bari. E qualcosa, va detto, sta cambiando.
Nella Legge di bilancio per il 2022 sono previste misure a sostegno dei giovani lavoratori che vogliono trovare una casa e costruirsi il proprio futuro, senza gravare sulle spalle di mamma e papà. Arriverà, ad esempio, un bonus affitti under 31 per i ragazzi fra i 20 e i 31 anni non compiuti e con un reddito complessivo non superiore a 15.493,71 euro. In caso di contratto di locazione per l'intera unità immobiliare o porzione di essa da destinare ad abitazione principale verrà riconosciuta per i primi quattro anni "Una detrazione dall'imposta lorda pari al 20% dell'ammontare del canone di locazione entro il limite massimo di euro 2.400 di detrazione". Dai, una volta tanto buone notizie.
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