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Milano sta per cambiare, e non poco. Tralasciamo per un momento le segnalazioni della Ferragni sulla poca sicurezza o i prezzi degli affitti letteralmente stellari. Per una volta proviamo a guardare il lato positivo. Perché sì, c’è anche quello. Da qui al 2030 la nostra amata città dovrebbe veder sorgere sette nuove strutture/aree all’avanguardia, per un progetto di rinnovamento urbanistico davvero notevole. Quartieri, biblioteche, impianti sportivi e spazi di cultura. Ce n’è davvero per tutti. Partiamo con la carrellata:

 

Il PalaItalia delle Olimpiadi invernali a Santa Giulia

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Foto: Urbanfile 

Manca poco al 2026, anno in cui Milano e Cortina ospiteranno le attesissime Olimpiadi Invernali. Il PalaItalia, i cui lavori inizieranno il prossimo autunno per terminare con la consegna nel 2025, sarà la sede delle gare di hockey su ghiaccio. La struttura, progettata dall’archistar David Chipperfield, avrà una capienza di 16mila posti e una struttura a forma ellittica con tre anelli, modulabile al suo interno per ospitare eventi di vario genere. Incluso nel progetto c’è anche uno spazio open air da 10mila posti per altre manifestazioni di ogni genere. Tanta roba.

 

La passerella verde del Progetto Fili 

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Si chiama Fili il progetto di riqualificazione e connessione delle principali stazioni di Ferrovie Nord tra Milano e Malpensa. Sarà creato un corridoio verde composto da migliaia alberi in circa 41mila ettari, che costeggeranno i binari. Il percorso passerà attraverso 24 Comuni: in più, la creazione di una superstrada ciclabile di 54 chilometri fra la stazione di Milano Cadorna e Malpensa e la realizzazione di una Foresta Sintetica Pensile presso la stazione Milano Cadorna che produrrà ossigeno per la città di Milano. Aria. Data prevista? 2028.

 

Beic, la Biblioteca europea di Porta Vittoria

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Finanziato da oltre 101 milioni di euro del PNRR, il progetto per l’ex stazione di Porta Vittoria è firmato da tantissimi progettisti. La biblioteca sarà formata da una spaziosa sala a pianta rettangolare alta 8 metri e popolata da padiglioni con spazi espositivi e commerciali, una caffetteria e le stazioni di restituzione dei volumi. A seguire, la biblioteca vera e propria. Il tutto sarà composto da 6 piani fuori terra oltre a 2 interrati. Figa. Un terzo padiglione conterrà l'Imaginarium, la parte dedicata ai nani, e l'Auditorium.

 

I Campus del Politecnico alla Bovisa 

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Foto: Giornale dell'Architettura

Firmato addirittura da Renzo Piano, il progetto dei Campus del Poli vede una suddivisione in due spazi: metà per ospitare circa 200 start-up, l’altra per lo sport e il tempo libero all’aria aperta, aperto a tutta la città. 100 milioni di investimento per il tutto. Apertura prevista per il 2025.

 

La Magnifica Fabbrica della Scala al Rubattino

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Tutto accessibile ai cittadini e ai curiosi: il progetto vincitore del concorso Magnifica Fabbrica, per la riqualificazione del Palazzo di Cristallo nel parco della Lambretta, vedrà la nascita di tantissimi spazi pedonali e aree verdi. La struttura principale sarà, appunto, la Magnifica Fabbrica e ospiterà i laboratori, le sale prove, le sartorie e i depositi del Teatro alla Scala. Ci sarà anche una passerella sopraelevata, per poter osservare il tutto senza disturbare chi fatica.

 

Aria, il nuovo quartiere al posto dell’ex macello di Viale Molise

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Ci penserà lo IED a riqualificare lo storico macello di Milano. L’area vedrà la nascita di un distretto museale scientifico dedicato alla divulgazione delle tecnologie, con laboratori, piazze, giardini, servizi scolastici e sanitari, spazi di coworking, negozi di quartiere, abitazioni a prezzi accessibili. In pratica un quartiere residenziale nuovo. A prezzi calmierati, promettono. Sperem.

 

Addio Hotel Michelangelo in Stazione Centrale: arriva Mi.C

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Addio all’hotel che sorge di fianco alla Centrale. Il progetto degli anni ’60 verrà demolito e ricostruito per intero, diventando Mi.C. Verrà edificata una nuova torre alta 90 metri, con uffici e spazi di coworking. I soldi stanziati permetteranno inoltre di riqualificare anche la piazza sottostante. Il tutto col solito occhio alla sostenibilità e all’economia circolare. Taac.

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