Oh, ma avete sentito? Netflix ha annunciato di essere al lavoro su Supersex, una serie liberamente ispirata alla vita di Rocco Siffredi. E chi interpreterà il celebre pornodivo? Alessandro Borghi. Sbem!
Dall’infanzia al titolo di Re del Porno, la serie proverà a raccontare la vita di Siffredi, probabilmente romanzando un po’ qua e là. Insieme a Borghi, che nella prima immagine della serie appare già somigliantissimo a Rocco, ci saranno Jasmine Trinca e Adriano Giannini nei panni dei genitori del protagonista. A interpretare Rocco da giovane, invece, sarà il 23enne Saul Nanni. Se state già smanettando con Netflix, frenate i bollori: Supersex approderà sulla piattaforma nel 2023, quindi manca ancora un pochino. E niente, non sappiamo molto altro. Possiamo solo rimirare il primo e unico scatto a disposizione e fantasticare. La scelta di Borghi ci sembra azzeccatissima: al di là di una certa somiglianza fisica, l’attore ha dato prova un bel po’ di volte di avere un talento notevole. Dal gangsta in Suburra, a Luigi Tenco in Dalida, fino alla clamorosa interpretazione di Stefano Cucchi in Sulla mia pelle, l’attore non ne sbaglia mezza.
Dietro alla macchina da presa ci saranno Matteo Rovere, che con Borghi ha lavorato ne Il primo reFrancesco Carrozzini, che con l’attore ha lavorato al film The Hanging Sun, presentato alla Mostra del cinema di Venezia del 2022, e Francesca Mazzoleni. Alla sceneggiatura Francesca Manieri, che ha già firmato serie come Il miracolo, We Are Who We Are, Anna e film come L’immensità di Emanuele Crialese. Il titolo, Supersex, rimanda a quella rivista erotica sulla quale Siffredi iniziò a sperimentare le prime fantasie e che probabilmente seminò nel giovane Rocco il gusto per il sesso. La serie parlerà della nascita di un (porno)divo, ma anche dei dolori della sua vita, a cominciare dalla morte del fratello a soli 12 anni, passando poi per la grande depressione che colpì la madre proprio a causa di quella perdita. Insomma, tanta carne al fuoco.
“Supersex è la storia di un uomo che ci mette 7 puntate e 350 minuti a dire ti amo, ad accettare che il demone che ha in corpo sia conciliabile con l’amore. Per farlo deve mettere a nudo l’unica parte di lui che non abbiamo mai visto: la sua anima – ha spiegato Manieri, come riportato da Vogue – Supersex parla di oggi, parla di noi. Cosa vuol dire essere maschi? Siamo ancora capaci di conciliare la sessualità e l’affettività? Queste le domande che come un caleidoscopio si aprono davanti a noi mentre ci immergiamo nella sua incredibile vita fino a perdere il fiato”. Livello di gaso?
