Skip to content
Buon Natale a Elon Musk, che è diventato la prima persona al mondo con un patrimonio di 700 miliardi di dollari / Dai, figata: da giugno 2026 si potrà andare da Milano ad Amsterdam con un treno diretto / Trendy o tremendy? I “cerotti” di Hermès da 140 euro (che non sono nemmeno veri cerotti) / La casa in montagna costa (sempre più) una fucilata: prezzi record in Lombardia / A Milano portarsi la schiscetta da casa fa risparmiare 3.200 euro all’anno / L’amore non va in vacanza fa scuola: sempre più italiani scelgono lo scambio casa per le feste / Da Clio a Strazzer fino a Ferragni: come le influencer hanno gestito (con diversi esiti) la crisi del proprio brand / Per avvicinarsi alla Fontana di Trevi da gennaio bisognerà pagare un ticket (forse) / Boom di licenziamenti negli Stati Uniti: è tutta colpa dell’AI o c’è sotto dell’altro? / La cucina italiana è patrimonio Unesco, ma in Alto Adige parte il polemicone: “i canederli non sono italiani” / Buon Natale a Elon Musk, che è diventato la prima persona al mondo con un patrimonio di 700 miliardi di dollari / Dai, figata: da giugno 2026 si potrà andare da Milano ad Amsterdam con un treno diretto / Trendy o tremendy? I “cerotti” di Hermès da 140 euro (che non sono nemmeno veri cerotti) / La casa in montagna costa (sempre più) una fucilata: prezzi record in Lombardia / A Milano portarsi la schiscetta da casa fa risparmiare 3.200 euro all’anno / L’amore non va in vacanza fa scuola: sempre più italiani scelgono lo scambio casa per le feste / Da Clio a Strazzer fino a Ferragni: come le influencer hanno gestito (con diversi esiti) la crisi del proprio brand / Per avvicinarsi alla Fontana di Trevi da gennaio bisognerà pagare un ticket (forse) / Boom di licenziamenti negli Stati Uniti: è tutta colpa dell’AI o c’è sotto dell’altro? / La cucina italiana è patrimonio Unesco, ma in Alto Adige parte il polemicone: “i canederli non sono italiani”
CONDIVIDI:
Link copiato!

E se vi pagassero per andare a lavoro in bici? A Bergamo, pensate, danno fino a 30 euro al mese

Chi sceglie di andare a scuola o al lavoro in bici viene rimborsato con voucher elettronici, per un massimo di due euro al giorno. Un modo per incoraggiare la mobilità sostenibile, monitorare il traffico e ridurre l'inquinamento.

Voi ci andreste al lavoro (o a scuola) in bici, se vi pagassero? Ve lo chiediamo perché sta succedendo a Bergamo: chi sceglie di pedalare viene pagato fino a 30 euro al mese. Non una cifra clamorosa eh, ma comunque un bell’incoraggiamento a mollare l’inquinante motore a favore di una più salutare bicicletta. Fino al 31 dicembre 2022 è in atto, infatti, la seconda fase sperimentale dell’iniziativa Ti premiamo per andare in bici. La prima era stata avviata nel 2020 per i dipendenti del Comune, della Provincia di Bergamo e dell’azienda dei trasporti locale (ATB). In sostanza i chilometri pedalati vengono rimborsati: a indicare la strada percorsa è un kit fornito dal Comune e rivolto a lavoratori e studenti maggiorenni residenti o domiciliati in città. Ma come funziona, esattamente?

I cittadini di Bergamo interessati a sostituire macchina o moto con la bici devono compilare un modulo online, iscriversi e ritirare il kit da installare sulla bike. Un’app registrerà poi la tratta home-work e i chilometri fatti, così da evitare furbate: insomma, se il luogo di lavoro sta a cento metri da casa non è possibile fingere di aver pedalato per sette chilometri. Claro, no? In base alla quantità di strada percorsa, i partecipanti verranno premiati con buoni mobilità, cioè voucher elettronici del valore di 0,25 centesimi per km percorso. L’importo max giornaliero è di 2 euro, fino a un massimo di 30 euro al mese. In più chi aderisce all’iniziativa potrà ricevere anche 0,50 centesimi per ogni sessione, sempre sotto forma di voucher elettronici spendibili presso i negozi che aderiscono all’iniziativa. E poi ci sono altri premi, consegnati ogni mese ai dieci che avranno pedalato di più. Bello dai.

“La nostra mission è riempire il gap tra chi sa pedalare e possiede una bici ma non la usa come mezzo di trasporto – ha precisato Annarita Leserri di Pin Bike – Il sistema è semplice e si basa su tre elementi principali: il sensore che si monta sul manubrio, un led di segnalazione, una targa catarifrangente. Segue la possibilità di scaricare l’app per registrare le proprie tratte e accedere ai premi e agli incentivi”. “Abbiamo pensato a un incentivo a spostarsi in modo green attraverso il sistema brevettato di gaming (basato sul gioco) denominato PinBike – hanno spiegato quelli dell’assessorato alla mobilità – Infatti, un kit con tecnologia antifrode, installato sul mezzo del cittadino, grazie a un controllo hardware certifica le tratte urbane realmente effettuate in bicicletta nei percorsi casa-lavoro o casa-scuola”. Gli obiettivi di questa iniziativa sono facilmente intuibili: incoraggiare la mobilità sostenibile, ridurre l’inquinamento e il traffico, stimolare il commercio locale, sensibilizzare i cittadini riguardo l’impatto positivo su salute e ambiente e fornire alla Pubblica Amministrazione uno strumento digitale con cui monitorare e programmare il traffico.

E allora torniamo alla domanda d’esordio: a voi piacerebbe un’iniziativa simile a Milano?

CONDIVIDI:
Link copiato!