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Ma quando ci si lascia, i cani possono decidere con quale dei due padroni stare? Il caso argentino

In Argentina un tribunale ha deciso di occuparsi della separazione di una coppia che non riusciva a trovare un accordo sull'affidamento dei due cani, Popeye e Kiara. Ebbene, il giudice si è pronunciato.

Imbruttiti, vi è mai capitato di rompere con il partner, o addirittura divorziare, e non sapere a chi spetta tenere il cane o il gatto? I figli, si sa, tendenzialmente restano con le madri, ma i pets? Figa, la questione è seria e siamo certi che parecchie coppie si saranno trovate a litigare pesantemente nel contendersi la proprietà dell’animale. Del resto, la legislazione non aiuta. Almeno in Italia. In Argentina, invece, un tribunale ha deciso di occuparsi della separazione di una coppia, composta da tali Amorina Bascoy ed Emmanuel Medina, i quali non riuscivano a trovare un accordo sull’affidamento dei due cani, Popeye e Kiara. Ebbene, il giudice si è pronunciato.

Ora, non si sa bene in che modo, ma il giudice ha deciso che dovessero essere i due cani a esprimere una preferenza. E così, stando a quanto riportato dal quotidiano Clarin, Popeye, sei anni, ha deciso di vivere con Amorina, mentre Kiara, nove anni, ha preferito il papà umano. Tuttavia, come dicevamo, a causa delle regole di riservatezza il metodo utilizzato per scoprire la scelta dei cani non è stato condiviso. Peccato, perché avrebbe potuto rappresentare un precedente utile in tante altre situazioni simili in altri paesi, anche solo come ispirazione. O forse è giusto così, per evitare che gli animali vengano furbamente allenati prima a una scelta pilotata. Comunque, i due neo divorziati si sono detti soddisfatti della conclusione di questa storia: per loro era importante valutare la volontà dei due animali, che considerano dei figli. Ci sta.

“Ognuno di loro ha scelto con chi di vivere – ha spiegato Miss Bascoy – Non abbiamo avuto figli, quindi i nostri cani sono i nostri bambini. È un amore puro e nobile”. Amorina ha aggiunto poi di non essere interessata alla futura vita amorosa del suo ex, “a meno che la sua nuova fidanzata non odi i cani”. C’è da dire, comunque, che i due sono rimasti in rapporti civili e si vedono ancora, almeno una volta alla settimana, insieme ai dogs. “Non abbiamo problemi a vederci, nonostante il divorzio. Ci dimentichiamo l’uno dell’altro perché solo passare del tempo con loro ci fa sorridere”. Il giudice Diana Sica, che ha emesso la sentenza, ha dichiarato: “Gli animali, in particolare gli animali domestici, sono esseri sensibili che provano dei sentimenti, che sentono la mancanza, che si rallegrano, che soffrono e che acquisiscono abitudini”.

In Italia non ci sono leggi in grado di stabilire con chi devono stare eventuali animali domestici. I due coniugi devono mettersi d’accordo da soli, e solo se non ci riescono può intervenire un giudice, che però può decidere solamente sulla base di precedenti giurisprudenziali, con l’obiettivo di tutelare il benessere dell’animale. Insomma, non chiarissimo. Che ne pensate Imbruttiti? Vi siete mai trovati nella spiacevole situazione?

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