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Dicembre, si sa, è periodo di classifiche e bilanci. Tra le tante, spicca per interesse (il nostro) la Global Powers of Luxury Goods 2022 di Deloitte, che every year segnala i migliori 100 brand del lusso tenendo conto dei dati relativi all’anno fiscale precedente, in questo caso il 2021. Un'occasione per menarcela, della serie italians do it better, perché oltre a design, moda, gastronomia, arte e cultura, c'è un altro settore che ci rende orgogliosi: quello del lusso. Nella top 100 Deloitte inserisce ben 23 aziende nostrane, elevando così l'Italia a primo paese del lusso a livello mondiale. Bella lì.

La classifica ha fatto un check delle vendite del 2021, anno in cui le aziende prese in considerazione hanno generato vendite per 305 miliardi di dollari, 53 miliardi in più rispetto all'anno precedente (ma ci sta perché l'anno prima era il 2020, una bella merda). Epperò va detto che i dati sono migliori persino rispetto a quelli del 2019, con 24 miliardi di profitto in più (+8,5%). Una crescita che ci riguarda da vicino, perché 21 aziende italiane su 23 hanno registrato una crescita a due cifre delle vendite di beni di lusso, compresa tra il 17,3% e il 49,3%. Insomma, tutto molto bene. La top tre, comunque, non ci riguarda: il podio delle aziende di lusso andate meglio è occupato da LVMH Moët Hennessy Louis Vuitton SE, Kering SA e The Este'e Lauder Companies Inc. Solita solfa da quattro anni a questa parte.

Parlando delle italiane, a dominare sono soprattutto Prada, Moncler e King Giorgio Armani, che da soli rappresentano il 35% delle vendite di beni di lusso realizzate nel 2021 dalle aziende italiche presenti nel ranking. "In questo periodo di cambiamento e incertezza, l’appeal delle aziende del settore lusso si è riconfermato - ha detto Giovanni Faccioli, Deloitte Global Fashion & Luxury Practice Leader - Il comparto è stato capace di re-inventarsi e avviare un processo di trasformazione considerevole, portando concetti quali sostenibilità, economia circolare, innovazione, al centro delle proprie strategie di crescita per i prossimi anni. Oggi più che mai le aziende di questo settore sono in grado di essere vicine ai consumatori in termini di servizio, produzione, ascolto e condivisione dei medesimi valori".

Una buona news che emerge dall'indagine è che l'industria della moda e del lusso, da sempre criticata per l'impatto ambientale dei processi di produzione e delle abitudini di consumo, si sta sempre più adeguando ai principi dell'economia circolare per proporre un lusso sempre più sostenibile. Dai, ottimo. Ma vediamole queste 23 eccellenze italiane.

  1. Prada
  2. Moncler 
  3. Armani 
  4. Max Mara 
  5. OTB 
  6. Ermenegildo Zegna 
  7. Valentino 
  8. Salvatore Ferragamo 
  9. Safilo 
  10. Dolce & Gabbana 
  11. TOD’S 
  12. Brunello Cucinelli 
  13. Euroitalia 
  14. Marcolin Group 
  15. De Rigo 
  16. Liu.Jo 
  17. Golden Goose 
  18. Aeffe 
  19. Furla 
  20. Fashion Box 
  21. Gefin 
  22. Cris Conf 
  23. Morellato 

 

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